Si è scritto ieri di come Microsoft abbia presentato a Shanghai una inaspettata compatibilità di Windows con processori ARM e dichiarato il supporto alle SIM del futuro. Oltre, soprattutto, a spingere sulle interfacce a realtà aumentata.
In questo senso, come abbiamo già visto anche nel commento della presentazione del 26 ottobre, l’idea generale è trasformare il luogo di lavoro. Serve uno spazio di due metri per un metro e mezzo, un PC neanche eccessivamente potente (per i canoni attuali) e uno dei nuovi caschetti da mixed reality realizzati da HP, Lenovo, Acer, Asus, Dell o della cinese 3Glasses, la quale sembra aver presentato un prodotto davvero ben realizzato.
Rispetto a HTC Vive e Oculus Rift, questi apparecchi hanno sul frontale un sensore Kinect che è in grado sia di misurare l’ambiente in cui ci si trova, così da evitare complicati setup, sia di filmarlo e mostrarlo sul visore assieme alla computergrafica. Il risultato è simile a Hololens ma con il vantaggio di non richiedere tutta la sofisticata tecnologia di quest’ultimo. Prezzi a partire da 300 euro.
Arredo personalizzato
A Redmond vogliono trasportare l’utilizzatore in uno spazio virtuale tutto suo, che può creare come meglio crede (compresi gli arredi) e che lo immerge a 360°. Le applicazioni non sono più semplici finestre ma possono coincidere con schermi virtuali, finestre che volano a mezz’aria, quadri animati appesi alle pareti e quant’altro. Il sogno di tutti coloro che lavorano con un multimonitor, dato che è possibile lavorare praticamente su ogni pixel virtuale.
La schiena, il collo e la postura in generale non solo ne saranno felici ma ogni nerd con gravi problemi relazionali, come il sottoscritto, potrà rimanere in un open space senza dover rivolgere la parola o avere interazione fisica con i colleghi. Alienazione totale, Realtà virtuale garantita. Manca solo il senso di soddisfazione derivato da un vero caffè, cosa che costringe ancora a lasciare il caschetto e dirigersi alla macchinetta notando quindi veri esseri umani presenti.
È già Natale. 2017
Ovviamente tutto questo avrà anche ricadute prettamente videoludiche, non solo per il PC ma anche per il veniente Project Scorpio, la console di prossima generazione dedicata alla realtà virtuale che potremo acquistare per Natale 2017. Diciamo che con un portatile dotato di scheda nVidia Pascal 10xx, uno dei questi caschi da mixed reality e Project Scorpio ho di che azzittire la scimmia dell’incauto acquisto per tutto il 2017.
E non è tutto. L’intelligenza artificiale (IA) di Halo, Cortana, sta diventando sempre più pervasiva. Non solo Microsoft si prepara per una controffensiva con i fiocchi verso Amazon Alexa e Google Home, ma è pure uscito un SDK apposito che permetterà di programmare la piattaforma Microsoft di IA e e riconoscimento del parlato in base alle nostre specifiche necessità.
Da ultimo voglio accennare ai ben 45 minuti di speech sui progetti Internet of Things di Microsoft con Windows 10 come sistema operativo e, lato hardware, i vari Raspberry Pi e compagnia cantante per la realizzazione di hardware dedicati alla automazione domotica e industriale.
Dall’universo parallelo dove Microsoft è diventata un brand che fa la corte a creativi, geek e nerd, per ora è tutto. Alla prossima!