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Backup integrale del sistema: ecco come fare

21 Settembre 1998

Backup integrale del sistema: ecco come fare

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Come fare una copia di sicurezza dell'intero contenuto del computer, in modo da poter ripartire in breve tempo in caso di guasto o sostituzione del disco rigido.

Due programmi che risolvono questo problema sono Ghost e DriveImage.
Ho alcune avvertenze per DriveImage. Fra i due è quello che costa meno (139.000 lire più IVA in Italia, contro il milione e più della versione europea di Ghost, salvo trucchetti che vi racconto tra poco), ma è anche il più problematico. Infatti, ha dei requisiti di memoria convenzionale molto particolari. La memoria convenzionale è quella nei primi 640 K della RAM del vostro computer. Nei programmi DOS, questa memoria ha una funzione molto importante perché è l’area di lavoro primaria. Anche se avete 65 giga di RAM, se qualcosa intasa i primi 640 K di memoria convenzionale, i programmi DOS non girano.

Questo è esattamente il problema di DriveImage: vuole a tutti i costi 585 KB (non 585000 byte, ma 585 kilobyte, che sono un po’ di più) di memoria convenzionale. Solo che installando i driver per la tastiera italiana e quelli per (ad esempio) un drive Iomega Zip, nonostante il caricamento alto del DOS con il comando DOS=HIGH, UMB è facile che restino meno di questi fatidici 585 KB e quindi il programma non gira.
È quello che è successo a me. Ho acquistato e provato DriveImage sul mio portatile collegato a un drive Iomega Zip. L’idea era di fare un backup integrale del portatile. Solo che nonostante una buona mezz’ora spesa al telefono con il cortesissimo servizio di assistenza tecnica della Powerquest (in Inghilterra, accidenti alla bolletta), non c’è stato nulla da fare: confermano che con una configurazione di questo tipo il programma non può girare: o meglio, gira ma non è in grado di creare backup su più dischetti.

Per il resto, il programma gira bene e molti amici e colleghi lo usano regolarmente per riversare l’intero sistema da un disco rigido a un altro. Ma attenzione al limite di 585 KB!

Ghost non soffre di questa limitazione.

A differenza di Ghost, DriveImage è offerto in “italiano”, ma non sempre questo è un vantaggio. Voglio dire che il manuale contiene parole italiane strutturate secondo una grammatica apparentemente italiana, ma la storia finisce lì.
Faccio un esempio: DriveImage offre tre modalità di compressione che nella versione italiana sono indicate a video (ma non nel manuale) come Alta, Supporto e Bassa.

“Supporto”?

Certo. Infatti nella versione originale le modalità erano High, Medium e Low. Evidentemente un primo traduttore ha tradotto (correttamente) in Alta, Media, Bassa; ma poi un secondo traduttore che passava di lì ha visto “media”e l’ha letta come parola inglese (come in “mass media”) e quindi l’ha ri-“tradotto”in “supporto”. Complimenti!
Sicché, come avrete capito, ho scelto Ghost. Ma mica sono un nababbo che spende un milione per un programma di backup (anche se confesso che ci sono notti in cui darei volentieri un milione per tirarmi fuori dai guai che mi combina Win95/98 per lavoro).
Allo stesso tempo, non me la sento di usare la versione crackata (ossia cui è stata tolta dagli hacker la protezione antipirateria). Ghost è un ottimo programma che risolve magnificamente un problema serio. La maggior parte della gente scrive programmi per vivere, non per beneficenza. Piratare significa togliere la pagnotta di bocca a chi ha faticato per scrivere un programma utile.
Se quelli di Ghost o Winzip, ad esempio, non riescono a guadagnarsi da vivere scrivendo ottimi programmi perché qualcuno li pirata, si cercheranno un altro lavoro e a noi toccherà usare i pessimi programmi magnanimamente distribuiti a prezzi incivili dai colossi del software (non faccio nomi ma solo numeri: 3.1, 95, 98).

Allora, come si fa ad avere Ghost legalmente senza spendere un milione e dando la legittima quota a chi l’ha scritto?

Due soluzioni: acquistarlo tramite la filiale inglese della Ingram Micro, a trecentomila lire più IVA, oppure acquistarlo negli USA a ottanta dollari (diciamo centosessantamila lire).
In entrambi i casi è sufficiente dare un indirizzo di e-mail e un indirizzo postale (fisico) dei rispettivi paesi. Basta insomma avere un amico o collega nei due paesi che faccia da acquirente e poi rivenda a voi il software. Legalmente!
Queste cifre non vi danno la versione professionale del programma, che è quella da un milione di lire, ma la versione Home, che è sufficiente per gestire un singolo computer. Per la maggior parte degli utenti questo è più che abbastanza.

Ma funziona davvero Ghost?

Accidenti se funziona. L’articolo che state leggendo è stato scritto su una macchina dalla quale ho fisicamente cancellato tutto Windows 95, tutti i dati e tutti i programmi e poi ho usato Ghost.
Ho collegato la macchina “vittima” delle prove (il mio portatile) con un cavo parallelo tipo Lap-Link, reperibile in negozio a circa 40.000 lire, al mio altro PC. Ho avviato i due computer con Ghost su entrambi e li ho messi in comunicazione tramite l’opzione LPT (che attiva il collegamento via parallela).
Poi ho detto a Ghost di fare un backup completo, salvando la copia sull’altro PC. Ci ha messo due ore (per 800 MB di programmi, dati e sistema operativo).
Infine, il Grande Esperimento. Incrociando le dita e facendo i debiti scongiuri (e dopo aver fatto comunque altre _due_ copie di backup dei dati con altri metodi), ho formattato il disco rigido della macchina “vittima”. Ho eliminato anche le partizioni nascoste per l’ibernazione del portatile, distrutto le partizioni DOS logiche, e quant’altro. Insomma, cancellato tutto il disco rigido, simulando un disastro informatico.
Poi ho riavviato Ghost sul portatile con un floppy di avvio bootabile (cioè contenente un DOS minimo) e gli ho detto di rimettere le cose a posto attingendo dalla copia sull’altro PC.
Due ore dopo, ero di nuovo pienamente operativo. Tutti i programmi, le partizioni, i settori di boot di Win95, insomma tutto era tornato a posto come prima. Magico.
Se avete due dischi rigidi sullo stesso PC, potete ridurre questi tempi di trasferimento a pochi minuti. Se poi trasferite la copia del disco rigido a un CDROM masterizzato, avete una copia perfetta del vostro intero sistema da usare per prove e collaudi.

L'autore

  • Paolo Attivissimo
    Paolo Attivissimo (non è uno pseudonimo) è nato nel 1963 a York, Inghilterra. Ha vissuto a lungo in Italia e ora oscilla per lavoro fra Italia, Lussemburgo e Inghilterra. E' autore di numerosi bestseller Apogeo e editor del sito www.attivissimo.net.

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