Il Bluetooth ha esordito collegando auricolari ai nostri cellulari, tastiere e mouse ai nostri computer, palmari o altri giocattoli da grandi. E ha fatto registrare una buona penetrazione tecnologica: si calcola che attualmente oltre il 50% della popolazione europea disporrebbe di un cellulare abilitato al Bluetooth, percentuale destinata ad aumentare fino all’80 nel 2007. Più recentemente il Dente Blu ha iniziato ad essere usato a scopi pubblicitari (il cosiddetto Bluecasting): grandi e piccoli poster, bluetooth-enabled, hanno permesso di scaricare loghi, suonerie e contenuti multimediali su quelle macchine da entertainment che sono divenuti i nostri cellulari.
Poi ho scoperto che il Bluetooth può essere usato per fare cultura. L’ho scoperto l’altro giorno in un centro commerciale di Barcellona, paradiso consumistico dei residenti della zona Ovest. In questo scintillante shopping mall da tempo si fa sperimentazione sull’uso del Bluetooth per trasmettere informazioni e contenuti ai clienti. È infatti dalla fine del 2005 che il centro commerciale L’illa Diagonal ha impiantato una rete wireless Bluetooth. Nei primi sei mesi del 2006 sono state effettuati oltre 25.000 download e si sta viaggiando tra i 700 e i 900 download alla settimana di contenuti specificamente progettati per i cellulari (certo, portato in proporzione sui milioni di persone che passano da lì ogni anno non è gran cosa, ma anche i nani hanno cominciato da piccoli).
Una prima mondiale a quanto dicono, e sono disposto a crederci. Commissionato allo scrittore catalano Marius Serra, hanno sviluppato un opera da regalare ai visitatori. Non un libro qualsiasi, però: un libro fatto apposta per il cellulare e il Bluetooth anzi, la vera storia di Harald Bluetooth. Non tutti sanno infatti che il nome del protocollo di connessione a breve distanza deriva dal nome di questo antico re Vichingo vissuto più di mille anni fa, che unì Danimarca e Norvegia cristianizzandole e a cui Ericsson, originatrice del progetto ha voluto dedicare la tecnologia (e il simbolino del Bluetooth contiene proprio una H e una B, iniziali del mitico re). Adattandosi alle possibilità dei nostri volenterosi ma ancora pur limitati telefonini – e applicando intelligentemente le regole della serializzazione dei contenuti – il libro è stato realizzato con un approccio crossmediale: 14 capitoli in Mp3 (un minutino l’uno) da ascoltare sul cellulare e una versione testuale pubblicata sul sito del centro commerciale.
I vari capitoli vengono resi disponibili nel mall con scadenza quindicinale, dall’inizio dello scorso mese di ottobre e fino ad arrivare alla speciale data della ricorrenza di San Jordi, giorno simbolico da queste parti. Popolarissima festa del popolo catalano, il 23 aprile si commemora la vittoria di San Giorgio sul feroce drago e la successiva liberazione della archetipica pulzella. Non sorprende dunque che San Jordi sia stato considerato l’equivalente locale della internazionale festa di San Valentino. In questa giornata è obbligatorio regalare alle fanciulle una rosa (la tradizione vuole che proprio una rosa sia nata dal sangue del drago versato dal pragmatico santo guerriero); e agli uomini un libro, trasformando Barcellona in una omnipersuasiva fiera del libro al chiuso e all’aperto (ma c’è chi fa il contrario).
Sempre quindicinalmente viene pubblicata la versione testuale (ampliata) de La veritable història de Harald Bluetooth, segons Màrius Serra sul sito del centro; ma non fatevi prendere da una fregola incondizionale di andarlo a scaricare: in ossequio alla linea politica che contraddistingue il peculiare approccio al bilinguismo proprio di questa regione, audio e testo sono disponibili solo in lingua catalana.