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Come la PayTech aiuterà a controllare il cambiamento climatico

08 Febbraio 2021

Come la PayTech aiuterà a controllare il cambiamento climatico

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Il problema nell’affrontare la sfida più grande al futuro dell’umanità sta nella difficile conciliazione tra gli interessi economici immediati e la necessità di una visione a lungo termine. Le tecnologie di pagamento possono essere più utili di quanto crediamo per trovare un equilibrio positivo.

Soluzioni PayTech per i mercati delle emissioni

È probabile che le tecnologie dei pagamenti globali diventino importanti fattori abilitanti per un processo decisionale efficace nel portare avanti una delle questioni più urgenti nella società odierna: il cambiamento climatico.

Da quando nel 2005 è stato lanciato il primo schema di scambio della produzione di anidride carbonica, l’innovazione finanziaria ha continuato a espandere la partecipazione del settore pubblico e privato agli scambi internazionali di crediti di carbonio, in modo simile a quanto accade per il commercio di materie prime come energia, metalli e prodotti agricoli nei rispettivi mercati. Il Protocollo di Kyoto, il principale impegno internazionale per far avanzare il dialogo a livello nazionale sulla necessità di ridurre le emissioni di anidride carbonica, scadrà nel 2020. Sarà seguito dall’Accordo di Parigi, che, sebbene non completamente ratificato, punta a stabilire obiettivi di emissione misurabili.

Nel tempo, l’interesse nei mercati delle emissioni ha portato alla definizione di un prezzo interno per le emissioni carboniche da parte di enti governativi e imprese del settore privato, per guidare la pianificazione degli scenari attraverso le decisioni in tema di produzione, distribuzione e approvvigionamento. Questo è stato un primo passo assolutamente necessario.

Tuttavia, i critici dei sistemi di scambio del carbonio continuano a sottolineare la natura volontaria e la sua supervisione giurisdizionale decentralizzata, sostenendo che il processo decisionale non potrà mai contribuire in modo significativo a favorire le economie a basse emissioni di anidride carbonica. Invece, le tecnologie dei pagamenti sono le più adatte per aiutare a colmare il divario fra gli interessi economici a breve termine e la necessità sociale di garantire uno stato di resilienza climatica.

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L’anello mancante nei mercati delle emissioni: l’agilità dei pagamenti

I sistemi di scambio del carbonio sono attivi in oltre 70 governi nazionali e subnazionali. Sono emersi da una storia affascinante, costruita su molti tentativi di progettare incentivi finanziari con lo scopo di affrontare il cambiamento climatico. Il termine carbon market viene utilizzato vagamente per comprendere i crediti di carbonio (quote per le emissioni di anidride carbonica nell’ambito di schemi cap-and-trade) e le compensazioni di carbonio. Vi sono due tipi di vantaggi.

  • In quanto unità di carbonio negoziabile sotto forma di certificato, i crediti di carbonio danno al titolare il diritto di emettere una tonnellata metrica di GHG (gas a effetto serra). Dato che i permessi disponibili totali previsti tendono a diminuire nel corso del tempo, l’effetto netto sui partecipanti al mercato è un incentivo ad aderire a un piano di riduzione diretta delle emissioni e diventare meno dipendenti da un piano di trading.
  • Le compensazioni di carbonio sono anche legate a investimenti diretti in progetti concepiti e implementati pensando alla riduzione delle emissioni. Questi includono la conservazione del suolo e delle foreste, le energie rinnovabili e progetti di retrofit energetico soggetti a verifica ufficiale, sia dei processi sia dei risultati. Nel corso degli ultimi anni, l’aumento della popolarità degli offset è stato principalmente dovuto al tempo concesso agli acquirenti per riprogettare in modo organico la loro impronta organizzativa nelle diverse aree geografiche, riducendo al minimo il costo interno delle attività che emettono carbonio.

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Gli orizzonti pluriennali richiedono una nuova soluzione

I risultati di riduzione delle emissioni richiedono un orizzonte temporale pluriennale per concretizzarsi, ed è probabile che la mancanza di un meccanismo agile per assegnare una valutazione finanziaria equa e comparabile delle compensazioni e dei crediti si traduca in un minor numero di transazioni nei mercati globali del carbonio. Per risolvere questo problema, i progressi tecnologici nella flessibilità dei pagamenti porterebbero a un monitoraggio coerente e real-time delle emissioni di anidride carbonica per geografia e attività economica, fino agli emettitori sottostanti.

Inoltre, stabilendo una strategia di prezzo guidata dal mercato, i modelli tradizionali di pagamento in base al consumo suggerirebbero una ricetta più semplice per i mercati delle emissioni, per estenderne l’applicazione e per avere un impatto misurabile come nelle tradizionali borse delle merci. Le piattaforme pay-as-you-go, collegate al prezzo interno del carbonio, consentirebbero ai partecipanti allo scambio di calibrare la loro disponibilità a pagare per diminuire i loro saldi in carbonio e spostare il prezzo interno verso un equilibrio rispetto alle controparti dello scambio.

È molto probabile che i primi a adottarlo saranno le compagnie aeree, di trasporto e di navigazione, che cercano di ridurre il loro carico di inquinamento stabilendo direttamente un portafoglio virtuale per i bilanci di carbonio per rotta e lunghezza del viaggio e scambiando digitalmente i loro crediti di carbonio con altre parti interessate.

I vantaggi di un modello di pagamento per la determinazione del prezzo delle emissioni

Dal punto di vista della definizione delle politiche, i vantaggi dell’adozione di un modello di pagamento per determinare gli obiettivi di prezzo delle emissioni sono duplici.

  • Creazione di un mercato agile. La capacità di assegnare costantemente valore finanziario alle esternalità positive o negative per le attività di riduzione delle emissioni creerà fiducia nella futura fattibilità dei mercati delle emissioni. In effetti, ciò che sembra mancare nella valutazione dell’impatto dei tradizionali schemi cap-and-trade è una misura dell’intensità delle emissioni per unità di valore negoziato. Le tecnologie pay-as-you-go forniscono lo sfondo necessario per costruire una gestione sistemica dei budget delle emissioni attraverso sforzi di collaborazione fra i partecipanti al mercato, invece di affrontare i casi di fallimenti delle politiche fra la miriade di programmi politici nazionali e internazionali.
  • Efficienza computazionale e potenziale del registro digitale. Sebbene l’autenticazione dei pagamenti digitali stia ancora affrontando la scarsa adattabilità delle alternative infrastrutturali esistenti per commercianti e istituzioni finanziarie, è oggi più facile immaginare una soluzione a registro digitale che integri le tecnologie dei pagamenti e le dinamiche del mercato delle emissioni. Affinché gli sforzi internazionali come, per esempio, l’Accordo di Parigi abbiano successo, è necessario raggiungere una significativa granularità a livello regionale, di settore e di società, mentre i fornitori di pagamenti seguono il valore transato. Il lancio, nel 2017, della Task Force for Climate-Related Financial Disclosures sottolinea direttamente l’importanza del monitoraggio e della comunicazione delle emissioni di anidride carbonica in termini finanziari, collegandole all’attività a livello di transazione nello stesso modo in cui le tecnologie dei pagamenti sono abituate a operare.

La differenza fra i mercati tradizionali delle emissioni e le loro alternative a portafoglio virtuale è il monitoraggio continuo del carbonio rimosso, in aggregato, dal sistema. Un portafoglio virtuale è anche un meccanismo più trasparente, che incentiva i partecipanti a rivelare la propria disponibilità a pagare per ridurre la propria esposizione in termini di emissioni in base alla loro portata operativa o geografica. Inoltre, dal punto di vista della gestione del rischio, la probabilità di default rispetto agli obiettivi prefissati dagli organi aziendali o di governo sarebbe più facile da monitorare e ricalibrare in funzione della mutevole gamma di attività in cui si impegnano.

Cash for Carbon: uno sguardo al (prossimo) futuro

L’integrazione degli alt data (dati non finanziari utilizzati per il supporto decisionale) tramite app di pagamento in mobilità prevede l’introduzione di un certo numero di casi d’uso di monitoraggio delle emissioni, comprese le attività business-to-business e business-to-customer. La capacità di ridurre le emissioni nelle attività quotidiane delle imprese e degli individui come consumatori e dipendenti è una tendenza chiave, da tenere d’occhio. Mentre è probabile che vari settori economici migliorino la loro gestione ambientale e sociale attraverso l’integrazione delle innovazioni nei pagamenti, è probabile che il vantaggio maggiore si realizzi nella razionalizzazione delle catene di fornitura nei Paesi con maggiore esposizione a politiche economiche a forte emissione di carbonio.

Nel caso dei mercati emergenti, piccole e medie imprese in numero crescente sono state le principali fautrici di soluzioni di pagamento per sfruttare l’accesso diretto al capitale quotidiano, creando al contempo un flusso diretto di valore economico misurabile dalla riduzione delle emissioni.

Poiché le soluzioni di pagamento sono costruite per soddisfare le esigenze finanziarie di un’economia circolare completamente funzionale, esse sono il canale più efficiente per dirigere e gestire i pagamenti per la riduzione delle emissioni, i programmi municipali cash-for-carbon e gli schemi di tariffazione della congestione. L’integrazione dei pagamenti in mobilità per rispondere alla necessità di una transizione all’economia a basse emissioni di anidride carbonica è destinata a creare la prossima generazione di modelli di business pay-for-good.

Questo articolo richiama contenuti da Il manuale della PayTech.

Immagine di apertura di Bill Oxford su Unsplash.

L'autore

  • Susanne Chishti
    Susanne Chishti è CEO di FINTECH Circle, il primo network europeo dedicato agli investimenti in ambito FinTech, e fondatrice del FINTECH Circle Institute, la principale piattaforma di formazione FinTech focalizzata sull'innovazione e la digital transformation. È considerata una delle più importanti influencer FinTech a livello globale e presta la sua consulenza a top manager dei servizi finanziari.
  • Tony Craddock

    Tony Craddock è un famoso commentatore, speaker e scrittore. Ha coniato il termine "PayTech" ed è l'ideatore di The Emerging Payments Academy e della conferenza PAY360.

  • Robert Courtneidge
    Robert Courtneidge è avvocato e CEO di Moorwand, Ltd, un provider internazionale di servizi di pagamento. Vanta 27 anni di esperienza nel settore dei pagamenti.
  • Markos Zachariadis
    Markos Zachariadis è Professore Ordinario di Tecnologia Finanziaria (FinTech) e Sistemi Informativi presso l'Alliance Manchester Business School, membro del Consiglio del World Economic Forum e FinTech Research Fellow presso l'Università di Cambridge.

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