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Crimini irrisolti: Internet aiuta a raccogliere indizi e testimonianze

29 Aprile 2008

Crimini irrisolti: Internet aiuta a raccogliere indizi e testimonianze

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La polizia francese ha aperto un sito dedicato a un crimine, con lo scopo di raccogliere prove

Dopo la Germania, anche in Francia è stato messo online, proprio in questi giorni, un sito riguardante un’indagine penale, con lo scopo di raccogliere nuove testimonianze o indizi. Il sito è stato creato dalla Polizia francese, che ha impiegato quattro mesi per mettere a punto il tutto; ha inoltre ricevuto l’autorizzazione del giudice istruttore incaricato dell’inchiesta e il finanziamento del Ministero della Giustizia.

Il sito, www.dossierjonathan.fr, si riferisce a un fatto accaduto la notte del 6 o del 7 aprile 2004 quando il piccolo Jonathan Coulom, di undici anni, sparì dalla struttura in cui stava trascorrendo una gita di classe al mare. Sei settimane dopo, il suo corpo senza vita fu ritrovato a circa trenta chilometri dal luogo del rapimento, in un piccolo stagno.

La Polizia ha creato un gruppo permanente (la cosiddetta “cellula Jonathan”) di 15 inquirenti per cercare di risolvere questo caso ma oggi, a distanza di quattro anni, ha ritenuto opportuno ricorrere a un sito Internet per tentare di raccogliere nuovi elementi per l’indagine.

Il sito, concepito d’accordo con la famiglia della vittima, mira a ricostruire il fatto nel suo contesto, con l’aiuto di mappe e fotografie del luogo del rapimento e del ritrovamento del corpo. Ricostruisce inoltre le attività dei ragazzi nei giorni precedenti la scomparsa, fornisce indizi materiali e dà delle spiegazioni sulle tecniche utilizzate per l’inchiesta. Ovviamente, il contenuto resta comunque limitato, al fine di rispettare il segreto istruttorio.

Il Capitano del “Servizio di informazioni e relazioni pubbliche delle forze armate” (SIRPA) ha dichiarato: «Il tempo passa. Quattro anni sono lunghi. Ci siamo detti che era necessario questo appello a testimoniare per aiutare le persone a ricordare questo caso. È possibile che alcuni degli elementi che mettiamo on line possano risvegliare la memoria delle persone che si trovavano nella zona al momento dell’accaduto. Il lato positivo di un sito come questo è che è sempre accessibile, a tutte le ore». Ha inoltre voluto precisare che non si tratta di un’operazione di comunicazione e che l’iniziativa ha valore di test, potrà perciò essere riutilizzata per altri casi.

Gli internauti che ricorderanno degli elementi, anche insignificanti, potranno inviare un’e-mail agli inquirenti i quali, una volta esaminata la segnalazione ivi contenuta, contatteranno l’autore.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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