Devi fare sempre qualcosa

11 Marzo 2025

Devi fare sempre qualcosa

di

Passiamo molto tempo ad aspettare un permesso invece di fare accadere cose. Pensiamo che qualcuno debba aprirci una porta quando, spesso, è già spalancata.

Una mentalità che ti aiuta in ogni campo

Non molto tempo dopo il lancio di Power, andai a una festa a casa di Jamie Foxx a Los Angeles. A un certo punto, stavo raccontando a Jamie e a un gruppo di ragazzi della sua squadra questa stessa storia che ho appena raccontato qui: come ero andato alla Starz con un’idea, non mi ero lasciato fermare dal compenso e avevo usato quella flessibilità finanziaria per realizzare pienamente la mia visione. quando ebbi finito, Jamie disse ai suoi amici:

Vedete? Vedete cosa fa Fifty? Lui agisce. Dobbiamo smetterla di chiedere e iniziare anche noi a fare qualcosa! Andiamo!

Jamie stava solo cercando di motivare la sua squadra, ma in quel momento riuscì a catturare uno dei miei principi fondamentali per il successo: fare sempre qualcosa.

Sembra un approccio abbastanza ovvio, ma passiamo molto tempo ad aspettare il permesso di fare cose invece di farle accadere. Cadiamo nella trappola di pensare che i cosiddetti guardiani (un capo, un dirigente, un agente, un critico) debbano aprire quella porta davanti a noi quando, il più delle volte, è già spalancata, in attesa che la attraversiamo.

Leggi anche: Il lavoro che ami ti aspetta, se accetti il rischio

Uno dei modi migliori per aggirare quei guardiani è andare direttamente dalle persone con le tue idee. Più tempo passo con i dirigenti aziendali, più noto quanto siano all’oscuro dei rapporti con il pubblico: formano focus group, commissionano studi, assumono influencer… tutto tranne che andare direttamente dalle persone.

Connettersi al livello più elementare

La mia strategia è sempre stata l’opposto. Cerco sempre di connettermi con le persone al livello più elementare. Prendi il mio coinvolgimento nell’industria degli alcolici: quando collaborai per la prima volta con Effen Vodka nel 2015, la saggezza convenzionale diceva che il modo migliore per vendere la vodka era farla sembrare grandiosa. Il liquore pregiato doveva rappresentare uno stile di vita leggermente fuori portata.

Forse era quello che i reparti marketing pensavano avrebbe funzionato, ma non è così che intendevo affrontare la cosa. Decisi che il modo migliore con cui Effen poteva aumentare la sua quota di mercato era essere letteralmente alla portata dei miei fan. Il modo in cui lo avrei fatto sarebbe stato ospitando il maggior numero possibile di eventi promozionali.

Vodka e streaming non vanno insieme

Quando entrai per la prima volta nel mondo della musica, i meet and greet erano un modo incredibilmente efficace per vendere CD. Quando partecipavo a un evento a Tower Records, Best Buy o Virgin Megastore, c’erano code fuori dalla porta che proseguivano fin dietro l’angolo. La gente voleva stringermi la mano e farsi una foto, avere un legame con me, anche se durava solo cinque secondi.

Poi gli MP3 sostituirono i CD e non c’era più nulla da vendere di persona: i meet and greet passarono di moda.

Potevo capire che il mondo della musica si allontanasse da loro, ma perché non potevano essere rilevanti per gli alcolici? Le vendite di CD si erano prosciugate, ma l’ultima volta che avevo controllato nessuno era ancora riuscito a capire come mandare in streaming una bottiglia di vodka. Non vedevo alcun motivo per cui un meet and greet non potesse essere estremamente efficace per vendere alcolici. Quel desiderio di connessione era ancora lì.

Per mettere alla prova la mia teoria, decisi di organizzare una serie di incontri nei negozi di liquori di tutto il Paese. In particolare, mi concentrai sulle città più piccole, come Milwaukee, Pittsburgh e Jacksonville, dove sapevo che la mia presenza sarebbe stata un grosso evento.

Come fare a vendere di persona

I meet and greet ebbero un enorme successo. La gente sentiva che stavo per andare in un negozio di liquori nella loro città e si metteva in fila proprio come faceva una volta per i CD. Ancora meglio, quando le persone aspettavano in fila per un CD, di solito ne compravano solo uno, ma se aspetti due ore per vedermi in un negozio di liquori, probabilmente non comprerai solo una bottiglia. Invece, potresti pensare: Prenderò una bottiglia per stasera. Ma potrei anche prendere un altro paio di bottiglie, dato che Natale sta arrivando e incontreremo molte persone. Proprio così, vendevo tre bottiglie a una persona sola, e la fila arrivava dietro l’angolo.

Le mie apparizioni in negozio ebbero un tale successo che Puffy cercò di copiarle organizzandone una nel Bronx con French Montana per Cîroc. In quel caso non funzionò: il problema era che French era nel Bronx, dove potevi vedere Puffy in quel negozio di liquori in un giorno normale. Perché aspettare in fila per vederlo? Quello che Puffy avrebbe dovuto fare era seguire il mio esempio e organizzare l’evento in un mercato più piccolo. Solo così avrebbe venduto qualche bottiglia.

Oltre ai meet and greet, usai i social media per connettermi direttamente con il pubblico. Se qualcuno pubblicava una foto di se stesso su Instagram con in mano una bottiglia di Effen, la ripubblicavo sulla mia pagina: quella persona avrebbe visto i suoi follower aumentare vertiginosamente e sarebbe diventata fedele al marchio. Altre persone avrebbero visto cosa stava succedendo e sarebbero state incoraggiate a pubblicare le proprie foto con le bottiglie di Effen. Insomma, stavo addestrando la mia fan base a scorgere l’incentivo insito nel sostenere Effen. Avevo creato un movimento online senza spendere un solo dollaro di marketing.

Il valore dell’interazione diretta

Vedo molti parallelismi tra il modo in cui ci siamo mossi tra quei giochi da ubriachi e il modo in cui le persone esperte si muovono oggi sui social media. Quella che viene sfruttata è l’interazione diretta, non le parole di un tizio tutto agghindato.

Internet sta rendendo i guardiani molto meno rilevanti. Per esempio, in passato, quando avevi una grande idea per un film, dovevi per forza di cose proporla a uno studio. Avevi bisogno di accedere ai loro soldi e al loro potenziale promozionale, quindi lo studio diventava il guardiano che confermava se la tua idea avesse un valore.

Oggi, se hai un’idea appassionante per un film, non hai bisogno di quello studio per farla decollare. Puoi letteralmente girare quel film con uno smartphone, modificarlo sul tuo portatile e distribuirlo tu stesso su YouTube. Se il tuo lavoro è abbastanza buono e parla al tuo pubblico, le persone lo guarderanno. Potrebbe volerci del tempo, ma alla fine si spargerà la voce che hai creato qualcosa di valore.

Di idee ne hanno tutti

Allora saranno gli studi a contattarti. Hai dimostrato di avere un pubblico, ma soprattutto hai dimostrato di sapere davvero come fare qualcosa. E questo per loro è fondamentale.

Tutte le persone hanno delle idee. Alcune persone scrivono persino dei copioni, ma pochissime persone dimostrano di sapere davvero come fare qualcosa, come costruire qualcosa da zero. È questa in realtà la cosa più importante per uno studio cinematografico. Vogliono sapere che, se stipuleranno un accordo con te, non sprecherai i loro soldi e non ti tirerai indietro al momento della consegna. Certo, preferirebbero che il tuo lavoro non facesse schifo, ma la cosa più importante per loro è che venga effettivamente portato a termine. Ti sei mai chiesto perché a Hollywood alcuni registi continuino a essere cercati nonostante non realizzino un film di successo da anni? Perché lo studio sa che, qualsiasi cosa succeda, loro consegneranno il lavoro.

Lavora con più forza, lavora con più astuzia

Non avere paura, costruire la propria squadra, conoscere il proprio valore, evolvere o morire, imparare dagli altri, fare attenzione alla trappola delle lusinghe.

Creando il tuo film da solo, hai già superato questo test. Hai dimostrato che puoi fare qualcosa, hai provato che, se uno studio ti firmerà un assegno, tu gli darai qualcosa in cambio. Combinalo con un pubblico coinvolto e bam! Avrai acquisito un’enorme forza! Non sei un sognatore con un’idea che spera che qualcuno gli dia una possibilità: sei una risorsa confermata che può sedersi e aspettare l’offerta migliore.

Una mentalità che ti aiuta sempre

Sto usando il cinema come esempio, ma l’adozione di una mentalità fai sempre qualcosa ti aiuterà in ogni campo. Non sederti a sperare che qualcuno investa centinaia di migliaia di dollari nella tua idea di un ristorante: apri un food truck per molto meno e assicurati che ciò che stai servendo sia così delizioso che le file riempiano l’intero isolato. Se lo farai, sarà solo questione di tempo prima che un investitore si presenti con un assegno.

Un altro esempio che mi ispira sono i travel blogger. Quei tizi non aspettano che una grande agenzia di viaggi o una rete televisiva gli firmi un assegno: comprano un biglietto aereo e una macchina fotografica decente, viaggiano in alcuni posti interessanti e iniziano a creare i propri contenuti. Nessun guardiano ha detto loro che potevano farlo, l’hanno fatto e basta.

In effetti, molte persone anziane all’inizio odiavano l’idea. Questi ragazzi vogliono essere pagati per pubblicare video delle loro vacanze?, dicevano gli scettici. Dovrebbero trovarsi un lavoro vero. Ma quei ragazzi avevano una visione: l’hanno seguita e hanno creato il proprio settore. Oggi, oltre il 30 percento dei viaggiatori afferma di consultare i blog di viaggio quando sceglie la prossima vacanza. Per questo motivo, gli enti del turismo pagano ai travel blogger centinaia di milioni di dollari per promuovere diverse località. I resort offrono loro camere gratuite; le compagnie aeree propongono voli gratuiti. C’è un motivo per cui è diventato uno dei lavori più desiderati dai Millennial! Ma non sarebbe mai successo se alcuni ragazzi con un volo in coincidenza e una macchina fotografica non avessero detto: Facciamo questa cosa!

Questo articolo richiama contenuti da Lavora con più forza, lavora con più astuzia.

Immagine originale di Steven Binotto su Unsplash.

L'autore

  • Curtis “50 Cent” Jackson
    50 Cent, nato Curtis James Jackson III, è un pluripremiato rapper, imprenditore, attore e produttore discografico. È salito alla ribalta con il suo album di debutto Get Rich or Die Tryin', che da allora ha venduto più di 30 milioni di copie. Nel 2005 ha fondato la G-Unit Film & Television Inc. che ha prodotto numerosi contenuti per diverse piattaforme, tra cui la serie Power, acclamata dalla critica e di cui è stato non solo co-protagonista ma anche produttore esecutivo e regista. Ha vinto un Grammy Award, il premio NAACP per la miglior regia in una serie drammatica, e ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame. Nel 2023 è tornato a solcare il palco in un tour mondiale con oltre 103 spettacoli in 35 Paesi e più di 1 milione di biglietti venduti. Con Robert Greene è autore de La 50ª legge (Baldini+Castoldi, 2024).

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.

Libri che potrebbero interessarti

Tutti i libri

Lavora con più forza, lavora con più astuzia

29,10

40,99€ -29%

22,80

24,00€ -5%

16,99

di Curtis “50 Cent” Jackson