In Italia è tuttora un problema, perché all’alba del duemiladiciassette possedere una carta di credito non è scontato. Nemmeno conoscere o usare i metodi di pagamento come Paypal, per non parlare di Bitcoin o altre alternative.
Incontriamo genitori perfino preoccupati che, un giorno, si possa pagare solamente con l’uso del cellulare. Alla faccia del sogno di una pervasività della tecnologia che, se non ci liberi dal male, ne seppellisca almeno il simbolo: il denaro contante.
Insicurezza? Abitudini consolidate? Terrore di fronte all’irreversibile sconvolgimento di una società in cui un’intera e passata generazione si trova completamente spiazzata, perfino in difficoltà di fronte a qualche clic in più necessario per accedere alla propria banca senza sportelli?
Il negozio non basta più
Probabilmente tutto questo, ma le nuovissime generazioni sono un fiume in piena capace di azzerare qualunque obsoleta e consolidata abitudine.
Perfino alla fatidica domanda di un regalo tecnologico per Natale non si può più rispondere con un tradizionale pacchettino acquistato al centro commerciale. Non è abbastanza, non può soddisfare, non è aggiornato, non serve. Cari genitori, per avere il giusto minimo bisogna avere perlomeno l’immediata capacità di accedere ad Amazon.
E ancora non è abbastanza, perché non tutte le schede Adafruit sono reperibili con facilità (e se non sapete cosa sono, fatevelo spiegare dai vostri giovani appassionati maker). Perlomeno fino a ieri.
I giganti dell’e-commerce ovviamente non sono soggetti passivi e il marketing preme per soluzioni globali e istantanee, pur adeguate a ciascun Paese. Il prossimo Natale, quindi, tutti tranquilli. Un esempio? Citiamo un gruppo, Electrocomponents plc, quotato alla borsa londinese.
Per capire cosa si sta muovendo in questo settore, stiamo parlando di 32 sedi internazionali, 500 mila prodotti a catalogo, 44 mila ordini giornalieri, un milione di clienti, con un fatturato da capogiro di oltre 1,29 miliardi di sterline. Il maggiore distributore mondiale di componentistica elettronica. In Italia? Meglio conosciuto con il marchio RS Components.
Lì le schede e i componenti Adafruit li troverete tutti, grazie a un accordo globale stipulato di recente con il dinamico distributore americano.
L’ingegnere Limor Fried, detta Ladyada e fondatrice di Adafruit nonché idolo delle maker di tutto il mondo, è ovviamente molto soddisfatta:
L’accordo globale con RS contribuirà ad ampliare il nostro campo d’azione e consentirà a progettisti, sviluppatori e maker di tutto il mondo di accedere ai nostri prodotti di elettronica, e non solo, in modo semplice e veloce.
Finalmente.