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I New Media di Informix

16 Agosto 1999

I New Media di Informix

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Il mondo Internet come elemento ideale per la diffusione di applicazioni ricche di contenuto multimediale, dal business alla TV al giornale.

All’ultima World Conference di Informix (www.informix.com) tenutasi recentemente a San Diego, all’estremo confine meridionale della California, è stata data grossa enfasi al mondo Internet quale elemento abilitante per applicazioni ricche di contenuto multimediale. Alcuni esempi? Cataloghi, giornali, sistemi di geomarketing, video on demand, videoteche. Queste complesse basi di dati multimediali sono consultabili da motori di ricerca che utilizzano criteri fondati sul contenuto dell’immagine, del filmato o del parlato, più che del “banale” testo.

Come afferma Carolyn Layne, Vicepresidente e responsabile mondiale della divisione New Media: “Il processo di convergenza fra tecnologia digitale, Internet e contenuti consente di catturare, memorizzare e soprattutto riutilizzare in ogni modo questi oggetti multimediali, ricreando situazioni mediali sempre nuove. Per sviluppare tali nuove applicazioni è fondamentale il corretto apporto tecnologico; ma certamente sono cruciali la conoscenza del business (cosa voglio comunicare, e a chi?) e de migliore utilizzo del medium”.

Informix, un passato da azienda produttrice di DBMS e sistemi di sviluppo applicativi, è ora approdata al campo delle soluzioni multimediali per Internet supportate da sofisticati sistemi DBMS e di publishing. In tal modo è riuscita ad entrare in modo brillante in un ambito innovativo e promettente: tra le installazioni italiane va ricordato il progetto Teche della Rai e le Pagine Gialle, mentre all’estero ne hanno usufruito BBC, Associated Press, Lucent, CNN e Granada.

Quali i settori più promettenti? È di nuovo Carolyn Layne a spiegare: “Oltre alle aziende della comunicazione prima citate, penso che le agenzie governative, il mercato al dettaglio e l’ambito finanziario avranno un buon futuro. Si tratta di entità che devono contattare milioni di utenti sempre più esigenti e che vogliono accedere alla fonte dei dati. Per quel che riguarda invece la TV Digitale ci vorrà ancora qualche tempo per veder realizzate le promesse degli scorsi anni. (n.d.r.: Carolyn Layne ha lavorato in Italia sul progetto “Stargazer” di TV on Demand in Stream)”.

E qual’è il futuro dei giornali in Internet? “Ci stiamo preparando alla redazione di veri e propri quotidiani elettronici, selezionabili dai lettori-sottoscrittori sulla base delle loro preferenze personali. Anche qui, dopo varie promesse, possiamo dire che oggi esiste la tecnologia abilitante; e se non si è ancora partiti sul serio è solo per ragioni culturali più che di prezzo”.

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