L’atteggiamento noncurante o quello ostile verso Google, Facebook e gli altri siti che cercano di monetizzare il nostro traffico Internet sono meglio dell’ignoranza. Si rimane però a un livello di consapevolezza primitivo.
Passare a un livello superiore vuol dire capire quanto valga effettivamente quel traffico e che cosa eventualmente riceviamo in cambio. A questo proposito, una interessante estensione per Firefox e Chrome, PrivacyFix, analizza il nostro traffico degli ultimi sessanta giorni e ne ricava una stima annuale di valore.
Le reazioni degli utilizzatori sono immancabilmente quelle descritte dall’autore di PrivacyFix, Jim Brock, parlandone con Ars Technica:
Chiunque io abbia visto passare da questa procedura è rimasto sorpreso da qualcosa che ha scoperto.
Sono rimasto sorpreso. Per PrivacyFix, Facebook ricava nulla dalla mia attività e nondimeno mi traccia su quattro quinti dei siti che visito. Per Google “valgo” quattro dollari e mezzo l’anno, a fronte della raccolta dati da un quarto dei siti dove sono stato. L’estensione offre tutta una serie di suggerimenti molto precisi ed è facile passarci mezzo pomeriggio scoprendo cose che mai si sarebbero immaginate.
Magari anche più di questo. Come dicevamo, il fideistico contro è quasi peggio dell’aprioristico chissenefrega. Meglio sapere come vanno le cose e che posta è in gioco. Si diventa consapevoli e più padroni della propria vita online. Ben oltre i roghi luddisti dei cookie e la futile resistenza a tutto in quanto tale.
Certo, Google non distribuirà mai tessere Millemiglia per i navigatori più remunerativi. PrivacyFix ha nondimeno da insegnarci qualcosa.