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In Rete contro il coronavirus

17 Maggio 2020

In Rete contro il coronavirus

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Una selezione di fonti e risorse per stimolare e allenare l'attenzione, affrontando con maggiore comprensione e spirito critico queste giornate ricche di attese, speranze e, purtroppo, anche troppa e cattiva informazione.

In questo articolo parliamo di:

Nell’attuale clima di incertezza, tutti abbiamo fame di informazioni e notizie. Vogliamo sapere cosa succede. Vorremmo sapere cosa succederà. Vorremmo comprendere meglio. Vorremmo reagire al meglio.

Purtroppo però questo clima sta alimentando la diffusione continua di fake news e bufale online: cattive informazioni, o peggio false, basate sul sentito dire sui social media, ma anche notizie quanto meno approssimative e non verificate pubblicate dai grandi giornali e dai media che potremmo definire “tradizionali” solo per aggiudicarsi qualche clic in più.

Per questo motivo abbiamo selezioniamo fonti di informazione affidabili e risorse utili. Perché da sempre sentiamo che una nostra responsabilità è aiutare chi ci legge a orientarsi in Rete tra applicazioni e canali di comunicazione dove la tecnologia funziona ed è usata bene, per informare e aiutare a vivere meglio questa situazione.

L’elenco che segue non ha pretese di completezza ma permette di orientarsi e compiere scelte sicure. Inoltre lo integriamo e arricchiamo ogni giorno finché può tornare utile, in uno spirito di condivisione che oggi deve essere risorsa prioritaria in assoluto.

Le fonti di informazione ufficiali accreditate

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Quali giornali leggere per informarsi

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Dati: analisi e visualizzazioni

I dati sono insidiosi. Ci sembra che siano chiari, trasparenti, inequivocabili ma in realtà il modo in cui vengono analizzati, visualizzati e interpretati può fare la differenza.

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Solidarietà digitale

Sono tempi difficili per tutti, ma proprio per questo emerge anche il meglio di persone e organizzazioni che hanno deciso di fare qualcosa per alleviare la situazione di chi sopporta la quarantena. La pagina Solidarietà digitale dell’Agenzia per l’Italia digitale raccoglie un elenco lunghissimo di offerte di beni e servizi gratuiti. C’è di tutto, dalle letture ai corsi agli spazi cloud a mille altre cose. Se usciamo dall’Italia, l’elenco si allunga ulteriormente. Qualche esempio:

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Smart working: risorse per chi non l’ha mai fatto

Si tratta di telelavoro, lo smart working è un’altra cosa. Comunque ci siamo capiti, molti di noi non avevano idea di che cosa volesse dire veramente lavorare lontano dall’ufficio, nel bene e nel male. Obiettivo, ora, è valorizzare il primo e minimizzare il secondo.

  • Linkedin ha reso gratuiti alcuni corsi su remote working e smart working (in inglese). Da segnalare anche una serie di sei corsi di mindfulness per imparare a fronteggiare lo stress da lavoro e famiglia in quarantena.
  • Valarea offre gratuitamente fino al termine dell’emergenza la propria piattaforma di condivisione e collaborazione: webinar, audio e videoconferenza, condivisione dello schermo, lavagna digitale connessa alla sessione. Funziona ovunque, con app o via browser.
  • Una soluzione veloce e sorprendentemente efficace di videoconferenza e condivisione schermo? Jitsi è software libero, utilizzabile su qualunque piattaforma, sicuro e facilissimo: si dà il nome a una conferenza e chiunque abbia accesso all’URL relativo entra con un clic. Le sessioni possono essere protette da password. L’iniziativa iorestoacasa.work raccoglie server qualificati con banda più che adeguata a reggere il peso di una videoconferenza; tra gli aderenti figurano CERN e GARR.
  • Basecamp è un ottimo ambiente per un gruppo di lavoro focalizzato su un progetto che richiede condivisione di documenti, chat rapida, calendarizzazione. Esiste un livello gratuito perfetto per collaudare il servizio.
  • Più spesso di quanto si creda è più che sufficiente una buona connessione audio per sincronizzarsi con i colleghi e poi il lavoro procede spedito. A questo scopo Discord merita attenzione: il look è da videogiocatori – infatti è usatissimo dagli appassionati – ma la qualità collettiva dell’audio è notevole per il suo costo, che è zero.
  • Otter for Teams offre account enterprise per team fino a dieci persone gratis per due mesi, per chi si registra entro il primo maggio. Otter si distingue da altri servizi per l’uso esplicito dell’intelligenza artificiale, per esempio, per trascrivere il parlato di un meeting.
  • Implicazioni di sicurezza e privacy degli strumenti tipici per il lavoro da casa, da Zoom in poi (in inglese).
  • La popolarità di Zoom come strumento di videoconferenza è letteralmente esplosa. Ci sono però molte alternative che vale la pena di considerare. The Verge ne elenca una serie (in inglese).
  • Semplice e diretta, la guida rapida di Francesco Fullone del GrUSP per fare bene smart remote working a livello aziendale. Pochi minuti e i consigli fondamentali.
  • Apogeo ha pubblicato l’ebook gratuito Smart working per tutti, rivolto ad aziende, consulenti e freelance, firmato da Michele D’Apolito.

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Comunità: insieme attraverso la rete per dare un aiuto concreto

Quando lo spirito originario della Rete viene richiamato in servizio, per azzerare le distanze e avvicinare le persone all’insegna di obiettivi comuni e positivi.

  • Una casa per medici e infermieri durante l’emergenza; Airbnb mobilita gli host per risolvere ogni situazione.
  • Negozi di tutti i generi hanno deciso di rispettare la chiusura del punto vendita ma continuare l’attività con la consegna a domicilio. Vicinoesicuro ha iniziato un progetto di crowdmapping per segnalarli a chi ha più bisogno.
  • Il progetto Folding@home destina la potenza di calcolo inutilizzata dei computer allo studio delle proprietà delle proteine che compongono il coronavirus. Per partecipare è sufficiente scaricare l’apposita app.
  • Questo articolo trasversale di Slashdot passa in rassegna numerosi hackathon e raduni virtuali di programmatori impegnati a trovare risposte migliori per la gestione della crisi attraverso il software.
  • Chi avesse bisogno di computer quantistici per applicare machine learning o approcci innovativi al problema di Covid-19, può accedere gratis per tutto il tempo necessario alle macchine di D-Wave.
  • I dati diramati quotidianamente suscitano spesso più interrogativi che chiarezza; lo scopo di IoConto è rilevare i dati dal basso, con la partecipazione di cittadini e autorità locali, per arrivare a una maggiore chiarezza sull’evoluzione della pandemia.
  • Rimane pressante il problema delle attrezzature per consentire la respirazione dei malati più gravi di Covid—19. Medtronic ha aperto l’accesso ai piani di costruzione del proprio ventilatore portatile PB 560, ora disponibili per qualsiasi manifattura in possesso di un impianto di produzione adeguato.
  • Cominciano a vedersi nomi eccellenti, del calibro di fondazione Mozilla e università di Stanford, nella pagina di Open Covid Pledge che elenca i marchi di chi libera proprietà intellettuale ove possa tornare utile nell’affrontare il virus.
  • Una task force di ingegneri di Nvidia ha unito le forze con il Covid-19 High Performance Computing Consortium per portare competenza e strumenti atti a ottimizzare la ricerca computerizzata ad alte prestazioni sul coronavirus.
  • Concepito dal Chief Scientist di Nvidia, OP-Vent è un ventilatore per facilitare la respirazione dei malati, trasportabile in una valigetta, promto all’uso in cinque minuti e anche cinquanta volte meno costoso degli apparecchi ospedalieri più sofisticati. Inoltre è interamente open source. Va segnalato anche uno sforzo analogo di nome AmboVent da parte di un team di scienziati israeliani.
  • Sempre parlando di ventilatori, probabilmente la parola definitiva sugli sforzi per crearne di semplici con tecnologie aperte la dirà l’iniziativa CoVent-19 Challemge.
  • Le startup al lavoro su progetti che riguardano l’emergenza COVID-19 possono contare su team di sviluppatori qualificati che lavorano gratuitamente. Il catalogo di competenze a disposizione è ricco.
  • Probabilmente la raccolta oggi più ricca di dati e strumenti liberamente accessibili sulla pandemia è il Coronavirus Tech Handbook. Per quanto sbilanciato verso l’Inghilterra, sono in crescita sul documento gli aggiornamenti da tutto il mondo.

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L’impatto del coronavirus sulla comunicazione e il marketing

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Risorse per fare eLearning

Se non altro, la pandemia ha portato istituzioni e individui a considerare la didattica online, con spirito di iniziativa e, anche, tanta improvvisazione e approssimazione. Seguono risorse che possono aiutare chi insegna e chi impara a farlo con strumenti (più) adatti.

  • Nella comunità universitaria e scientifica LaTeX è usatissimo per creare paper, tesi, relazioni. Andrebbe scoperto nelle scuole secondarie. Overleaf è un eccellente editor collaborativo per scrivere in LaTeX insieme, via browser.
  • Saper trattare il puro testo è un requisito indispensabile nel mondo digitale, l’ingresso verso i linguaggi di marcatura e lo scripting. Etherpad è un editor collaborativo di puro testo. Software libero, perfetto per la scuola.
  • EtherCalc fa per i fogli di calcolo quello che Etherpad fa per il testo. Software libero collaborativo. Requisiti d’uso: un browser. Si usa anche con uno smartphone.
  • E per le presentazioni? Il meglio è nodeppt, slide di qualità professionale lavorando con HTML e CSS. Non è collaborativo, ma a quello pensa MarkDeck, con cui creare in Markdown, quindi in puro testo.
  • Fino a fine settembre Coursera offre tutto il proprio courseware gratuitamente alle istituzioni universitarie toccate dalla pandemia.
  • Tech & Learning ospita un elenco ricchissimo di risorse gratuite (in inglese) per l’apprendimento a distanza, a tutti i livelli, in qualsiasi campo. Merita una consultazione.
  • La fondazione Golinelli mette gratuitamente a disposizione delle scuole una serie di eventi e materiali per la didattica online.
  • L’Associazione Italiana Editori ha effettuato un censimento delle risorse digitali disponibili per le biblioteche degli atenei italiani. Impegnativo nella consultazione, il documento risultante – alla seconda edizione – porta comunque a milioni di risorse didattiche potenziali.
  • Come lo descrive Google stesso, Insegna da casa è una raccolta di informazioni e strumenti per aiutare gli insegnanti.
  • Le 30 attività creative per bambini immaginate da Apple esemplificano come usare la tecnologia di casa per tenere impegnati i piccoli in modo intelligente durante le giornate di isolamento.
  • Dal racconto di un docente su Ars Technica, perché la scuola a distanza non può assolutamente sostituire l’insegnamento in classe; e perché l’insegnamento in classe ha tutto da guadagnare da una intelligente integrazione degli strumenti per lavorare a distanza (in inglese).
  • Sapere bene che cosa sia l’e-learning per potervisi applicare con profitto: meno ovvio di come suona. Paola Corti chiarisce i dubbi fondamentali.

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Cose da non credere: attenzione alle falsità sul coronavirus

Fare circolare bufale e dare retta a dicerie può provocare in questa situazione danni gravissimi. Meritano attenzione solo informazioni di prima mano, firmate, da una fonte competente. Il Post ha scritto un articolo su come riconoscere una notizia falsa sul Coronavirus e rimboccarsi le maniche. Nel dubbio, meritano un’occhiata le risorse qui sotto:

In sintesi estrema e per esempio:

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I contributi della nostra redazione

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Immagine di apertura di Glen Carrie

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