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Java 2 Platform Standard Edition 1.4

21 Febbraio 2002

Java 2 Platform Standard Edition 1.4

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Dopo mesi di attesa è stato rilasciata ufficialmente la release 1.4 del J2SE di Sun

Finalmente Sun ha reso disponibile per il download la versione 1.4 del Java 2 Platform Standard Edition

Nella figura sono indicati i numeri di classi ed interfacce presenti nelle varie release del JDK:

Come si può vedere siamo passati dalle 212 classi / interfacce del JDK 1.0 (tralasciamo le ormai storiche versioni 0.x) per arrivare alle oltre 2700 della versione corrente. Si tratta senza dubbio di una crescita importante che risulta essere sempre direttamente proporzionale all’interesse dimostrato dalla comunità internazionale verso il linguaggio Java.

Le novità

Ma cosa c’è realmente di nuovo in questa release?
Per cominciare è da segnalare la nuova keyword: assert, tanto per allinearsi con altri linguaggi di programmazione che ne fanno uso.
All’interno della libreria di classi sono invece da segnalare ristrutturazioni globali a sezioni importanti, in particolare si tratta del sistema di stampa e della persistenza a lungo termine dei JavaBeans.
Possiamo trovare inoltre:

  • Il pieno supporto al protocollo di comunicazione IP prossimo venturo IPv6
  • Il supporto alle prime architetture hardware a 64 bit, in particolare si tratta della versione SPARC di Solaris
  • Una nuova gestione dei meccanismi di I/O
  • Gestione scalabile di operazioni di I/O per trattare indifferentemente file oppure stream remoti gestiti via socket
    • Gestione semplificata delle espressioni regolari
    • Meccanismi di codifica/decodifica per differenti character set
    • Migliore gestione dell’accesso al file system attraverso l’inserimento di primitive di file-locking e memory mapping.
  • La possibilità di memorizzare in maniera semplice le preferenze dell’utente
  • Nuove caratteristiche di JFC, AWT e SWING. Una novità per tutte: finalmente è supportato il mouse con la rotellina. Per chi pensa di utilizzare pesantemente la grafica, inoltre, è stato inserito un meccanismo per scrivere direttamente la grafica a video, un po’ come avviene per OpenGL e DirectX. Produttori di Java-games eccovi serviti.
  • Nuove caratteristiche per l’integrazione con altri servizi, in particolare è stato rivisitati il Java Plug-in ed è stato rivisto il supporto alla tecnologia Java Web Start. Tutto questo per avvicinarsi a livello di compatibilità al Common DOM API. È possibile adesso modificare, durante il caricamento di un’applet, il grigio standard dello sfondo ed il messaggio che appare durante il caricamento.
  • Una gestione integrata del formato XML. Nel nuovo JDK si trovano classi in grado di supportare in maniera nativa DOM level 2, SAX 2.0 e XSLT 1.0.
  • Una gestione migliorata del ponte di connessione JDBC, in particolare si tratta della versione 3.0
  • L’integrazione di varie estensioni:
    • Java Cryptography Extension API
    • Java Secure Socket Extension API
    • Java Authentication and Authorization Service

Naturalmente viene venduto per certo un aumento delle performance. Ce lo auguriamo.

Conclusioni

Le varie versioni beta di questa release 1.4 hanno avuto un forte impatto nella comunità di sviluppatori, anche grazie alle caratteristiche promesse che paiono davvero interessanti. Si parla di più di un milione e mezzo di download.
Adesso è necessario un approfondimento sulle nuove caratteristiche, davvero molto interessanti, e un attento studio dei possibili porting delle applicazioni verso la nuova piattaforma software.
Per quanto riguarda le componenti server-side sarà necessario attendere le integrazioni da parte delle case produttrici degli application server più in voga in modo che adeguino le loro JVM, ma certamente non si faranno attendere troppo a lungo.

A proposito di test

Ricordate la domanda che era stata posta al termine nell’articolo SOAP e HTTP?
L’utilizzo del metodo HTTP GET non è supportata da SOAP in quanto i parametri passati con tale metodo vengono memorizzati nella QueryString e pertanto soffrono della limitazione a 1024 caratteri della QueryString stessa.
Ecco perché il metodo POST, o sue evoluzioni, sono obbligatori quando si utilizza SOAP.

L'autore

  • Massimo Canducci
    Massimo Canducci vanta oltre 25 anni di esperienza nel campo dell'innovazione e della digital transformation ed è Chief Innovation Officer per Engineering Ingegneria Informatica. È docente alla Singularity University, l'Università di Torino e l'Università di Pavia, e insegna in master MBA.

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