Negli ultimi mesi Google ha lamentato il dirottamento di una parte dei suoi utenti cinesi sul competitor diretto Baidu. Secondo numerosi blogger sarebbe lo stesso Ministero dell’Informazione cinese a boicottare la versione locale del noto motore di ricerca.
«Ufficialmente non è mai stato bloccato, ma ha funzionato per pochi click, poi scomparendo e poi di nuovo ritornando… Le funzioni distintive come la google cache, google image e altro oggi continuano a non funzionare correttamente», si legge su CommiePod. «A volte google.com e google.com.cn sono stati re-indirizzati verso il competitor cinese Baidu».
Un trattamento che pare aver colpito a rotazione anche eBay, YouTube, MySpace e altre piattaforme. In pratica, secondo il blog, i siti statunitensi non solo vengono copiati ma anche sabotati con il re-indirizzamento verso siti locali. A conferma di questo vi sarebbero i numerosi post lasciati sui forum frequentati da cinesi espatriati.