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La mentalità imprenditoriale: come iniziare a formarla

02 Novembre 2022

La mentalità imprenditoriale: come iniziare a formarla

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Sei giovane? Stai ancora studiando? Scaccia gli stereotipi. È il momento migliore per formare e mettere a frutto una mentalità imprenditoriale.

Avere una mentalità imprenditoriale fa di te anche una persona migliore

Non preoccuparti, non stiamo cercando di trovare uno spazio nell’editoria di autoaiuto, ma abbiamo scoperto che la mentalità imprenditoriale, sicuramente, conta. Incorporando attivamente e coscienziosamente questo punto di vista nella tua quotidianità saprai essere un leader migliore e, francamente, anche una persona migliore.

Questo articolo identifica le diverse caratteristiche e le prassi più comuni dell’imprenditore che abbiamo avuto il piacere di imparare e su cui abbiamo lavorato nel corso degli anni. Non pensiamo sia un elenco esaustivo; ci sono molte tipologie di imprenditori di successo con vari punti di forza e qualità, solo alcune delle quali sono riportate qui.

Audacia

Secondo le stime, noi siamo l’ultima generazione che può prevenire la catastrofe globale, e, per questo, dobbiamo avere l’audacia di risolvere le più pressanti problematiche mondiali: non ci sarà data una seconda possibilità. Questa audacia è un imperativo morale per tutti quelli che sono in grado di riconoscere e agire contro tutte le ingiustizie che molti ancora affrontano: far sentire la propria voce, far pesare le proprie azioni, affrontare coloro che hanno scelto l’ignoranza, la compiacenza e il superamento della giustizia.

La nostra generazione è certamente di fronte a molti compiti scoraggianti e apparentemente impossibili, compiti che richiedono audacia nel cercare di risolverli. La medesima audacia è necessaria per avviare un business, a maggior ragione se l’attività che si inizia tenta di risolvere i problemi globali. L’audacia è la volontà di correre dei rischi. Avviare una azienda richiede questo, e statisticamente nove startup su dieci falliscono.

Per assicurare alla tua azienda di avere successo, devi quindi essere intrepido, devi voler fare la differenza. Con questo non intendiamo agire con incoscienza, ovvero il passare all’azione senza una attenta preparazione o pensiero alle spalle. Né che puoi fare qualsiasi cosa tu ti metta in testa. È soltanto il nostro modo per dirti che se vorrai avviare una impresa non avrà senso farlo puntando in basso. Siamo qui per assicurarci che quando deciderai di puntare in alto lo farai con in mano l’idea migliore possibile, che ti permetterà di arrivarci. Inoltre, non hai bisogno che ogni persona con cui condividi le tue idee prima firmi un accordo di riservatezza, perché non è mai davvero una questione di idee. È questione di esecuzione. E per concretizzare le tue visioni, devi essere audace. Abbastanza da impegnarti per trasformare i tuoi pensieri in realtà, sfidando te stesso a correre un rischio.

Mentalità imprenditoriale è prendere l’iniziativa

Una delle più importanti caratteristiche di ogni imprenditore è la volontà di prendere le proprie idee e renderle reali, anche se solo in piccola parte; e non importa se l’idea è soltanto mandare una mail a un professore esperto in un certo settore per sottoporgli le tue domande, o fondare un club, un movimento sociale, una rivista, una piccola impresa, o qualsiasi altra cosa per cui si abbia una aspirazione. L’importante è lavorare per renderlo in qualche modo realtà. È la volontà di prendere l’iniziativa che fa la differenza.

Contrariamente alla credenza popolare, il contesto della formazione è l’ambiente perfetto per iniziare la propria attività. Si è circondati da persone che esplorano i limiti della conoscenza umana, spingendo per migliorare se stesse e concretizzare le proprie idee. È un ottimo ambiente non solo per lasciarsi ispirare, ma anche per agire, e questo fa la differenza.

I tre perché della mentalità imprenditoriale

Ogni imprenditore ti dirà che per raggiungere il successo serve essere critici verso il mondo in cui viviamo. Il termine critico non deve essere inteso in senso disapprovante bensì analitico. Come imprenditore ti confronterai costantemente con problemi da risolvere: quando inizierai a fare domande nuove, nessuno saprà risponderti e dovrai ottenere le risposte che nessun altro possiede. Sarà allora che le cose si faranno divertenti.

Una semplice maniera per abituarsi a questa pratica è chiederti perché tre volte di fila per ogni domanda che ti poni. Ogni volta che dirai o penserai perché, ripetilo per due volte ancora, mettendo alla prova ogni risposta che la tua mente identificherà. Anche per domande banali, come perché non è chiaro se per aprire questa porta si debba spingere o tirare? (questo è un problema reale conosciuto come Norman Door).

Leggi anche: Profit First: la vecchia contabilità uccide la tua azienda

Il punto centrale di questa pratica è coltivare una prospettiva critica, tipica della mentalità imprenditoriale, sul perché facciamo certe cose. C’è sempre una ragione ed è spesso più interessante di quello che si pensi. Il mondo è un posto incredibilmente complesso, e quando lo dimentichiamo, diventa un po’ meno luminoso. Assapora la complessità, perché all’interno trattiene l’infinita opportunità di miglioramento.

Mentalità imprenditoriale vuol dire responsabilità

Come fondatore o leader di una azienda dovrai confrontarti con un quantitativo incredibile di responsabilità. Chiunque ne è a conoscenza e noi non siamo qui per ripetere cose ovvie. Le responsabilità di cui stiamo parlando sono quelle relative a migliorare il mondo in cui viviamo. Non intendiamo una giustizia sociale del tipo salviamo i panda (anche se questo non sarebbe poi così male), bensì la profonda responsabilità che abbiamo come giovani, come futura generazione di governanti, industriali, elettori e propulsori del cambiamento, di confrontarci con le sfide esistenziali che ci troviamo ad affrontare come società globale.

Moltissimi posti di lavoro scompariranno per l’implementazione dell’intelligenza artificiale (AI), il riscaldamento globale minaccia di causare 250 mila morti evitabili all’anno entro il 2030 e un numero compreso tra 200 e 500 milioni di persone potrebbe sfollare per questo motivo entro il 2050. Non si tratta di questioni banali e riguardano la nostra generazione più di ogni altra. Tutti noi, come giovani, abbiamo la possibilità di fare realmente la differenza nel risolvere questi problemi se sviluppiamo una mentalità imprenditoriale. E dato che abbiamo l’opportunità di farlo, abbiamo anche la responsabilità di tentare di agire per riuscirci.

Tuttavia, questo è un libro su come dare il via a una attività redditizia, per cui ecco qui il business case per costruire una impresa con specifici obiettivi sociali.

La prima cosa che devi fare come imprenditore è identificare il problema su cui concentrarti: più grande è il problema, più grande è il tuo mercato; più grande è il tuo mercato, più grande è il tuo potenziale valore come azienda. Quando ti presenti a possibili investitori, che si tratti di venture capital o del tuo vicino di casa, devi spiegare perché le persone o le aziende abbiano bisogno di acquistare i tuoi beni o servizi e perché dovrebbero investire su di te. Essere capaci di trasmettere agli altri che essa sarà capace di salvare posti di lavoro, vite e abitazioni, è un buon punto di partenza. Rende la tua impresa smart.

In secondo luogo, con il talento che appare sempre più una risorsa limitata, inserire un aspetto sociale nel core business di una azienda fornisce un vantaggio nell’attrarre i talenti migliori. Gli studi mostrano, infatti, che l’82% dei giovani ritiene sia importante che una azienda abbia attenzione per il sociale.

Terzo, la tua storia e il tuo marchio diventeranno un aspetto fondamentale della tua azienda man mano che crescerai, con implicazioni a tutto tondo, dagli investimenti, all’attrazione e alla fidelizzazione dei talenti, alla scalabilità. Concentrare la narrazione della tua azienda sull’aspetto sociale e sul profitto permette di renderla ampiamente accessibile ai clienti e la posiziona adeguatamente nella copertura mediatica. Una impresa di successo, in particolare se focalizzata sui singoli consumatori, permette di far loro percepire la qualità del servizio o del bene fornito (questo è parte del motivo per cui Apple è capace di attrarre così tanto le persone rispetto ai suoi concorrenti). Farlo in modo autentico è un metodo brillante per differenziarsi dalla concorrenza e massimizzare la rendita.

Problemi sociali che si inseriscono nella mentalità imprenditoriale

Entrambi abbiamo passato un sacco di tempo a pensare a ciò che potremmo fare meglio come società, per cui ti forniamo qui una lista di ciò che per noi e per altri sono i problemi più urgenti per il mondo. Anche se potrebbe sembrare strano per un libro sull’imprenditorialità, pensiamo che portare queste domande in prima linea sia importante se si vuole essere futuri leader del settore e innovatori che, in maniera implicita ed esplicita, vogliono risolvere o perturbare molti di questi problemi attraverso l’attività delle aziende che costruiranno.

Lavoro

Il futuro del lavoro è incerto e gli esperti hanno identificato tre grandi problemi: l’aumento dei tassi di precarietà dei lavoratori con la crescita della gig economy, l’instaurarsi di una differenza tra lavoro da remoto e in presenza, la necessità di riqualificare i lavoratori dato l’avanzamento dell’automazione. Il futuro del lavoro è un tema ancora più importante a seguito della pandemia da Covid-19 e il drammatico cambiamento che ha comportato sulle prospettive di carriera e sui luoghi di lavoro.

Privacy e libertà

Due grandi tematiche rispetto al tema della libertà richiedono una ulteriore considerazione: la questione della privacy e quella della parola. Man mano che i big data diventano più preziosi con la crescita delle nostre capacità di software e hardware, le aziende e i governi diventano sempre più desiderosi di raccogliere dati individuali. Come proteggere la nostra privacy? Cosa vale la pena proteggere? Che tipo di dati possiamo acconsentire di fornire alle aziende in cambio di beni e servizi? Come possiamo dare valore alle persone per i dati che forniscono? La seconda tematica riguarda le libertà: quali proteggere e come? La libertà di parola è uno dei nostri diritti fondamentali e decidere quali limitazioni sono necessarie è fondamentale per qualsiasi piattaforma che consenta una comunicazione e una collaborazione aperta, come fanno molti social media.

La mentalità imprenditoriale affronta la disuguaglianza

La disuguaglianza esiste in tutte le possibili distribuzioni di beni e in diverse forme. Alcune delle più preoccupanti, la disuguaglianza di reddito e quella sanitaria, sono cresciute nell’ultimo decennio. Storicamente, un grande aumento della disuguaglianza di reddito come quello attuale è stato affrontato solo in concomitanza di catastrofi naturali o guerre. Porvi rimedio attraverso la redistribuzione, il miglioramento tecnologico o cambiamenti ai sistemi e alle strutture che li guidano, è cruciale per garantire la pace e la stabilità della prossima decade. Comprendere cosa c’è alla base di queste disuguaglianze offre ampie opportunità per l’innovazione e il cambiamento sociale.

Immigrazione

La preoccupazione rispetto all’immigrazione è peggiorata solo negli ultimi anni, da quando il populismo ha iniziato a dominare i processi politici a livello internazionale. Comprendere le apprensioni alla base della retorica anti-immigrazione e pro-immigrazione è necessario per affrontarli. Il mondo è destinato a vedere un enorme aumento del flusso migratorio, con fino a 500 milioni di individui apolidi, costretti a lasciare le proprie case, in conseguenza al cambiamento climatico e alle guerre, entro il 2050. Sfruttare le nuove tecnologie e i nuovi approcci per contribuire a mitigare i fattori trainanti l’apolidia e ridurre i timori sull’immigrazione, fa parte di una mentalità imprenditoriale è fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere in un futuro non così lontano.

Nazionalismo

Il nazionalismo ha dominato il recente dibattito sull’identità, e anche se non intrinsecamente dannoso può diventarlo se incontrollato. Ripensare al modo in cui utilizziamo le informazioni e discutiamo di identità è rilevante per innovare e destrutturare come le giovani generazioni entrano nella società più ampia e nelle sue istituzioni.

Guerra

La rivista Bulletin of Atomic Scientists ha il compito di regolare il Doomsday Clock, un orologio progettato nel 1947 per riflettere la probabilità di una Armageddon nucleare e la fine dell’umanità. Allarmante. È importante notare che l’orologio non dà una misura definitiva, ma riporta un riflesso percepito dello stato del mondo e della possibilità di una guerra nucleare, utilizzando i calcoli di un gruppo di scienziati atomici. L’orologio ha iniziato a contare da sette minuti prima della mezzanotte, e ha oscillato tra i 12 minuti e il suo minimo storico di 100 secondi mancanti, individuato nel 2020. Le cause che guidano la valutazione del tempo mancante includono la percezione della scienza da parte di figure potenti come il presidente degli Stati Uniti d’America, l’ascesa del populismo, il cambiamento climatico o la possibilità di una guerra cibernetica.

Tutto ciò richiama la nostra attenzione e le innovazioni della nostra generazione giocano un ruolo importante nell’incremento o nella diminuzione di questi fattori di rischio globali.

Verità

Cosa è vero e cosa non lo è? Basarsi sui fatti è importante per promuovere la cultura di una discussione informata e razionale che plasmi il modo in cui risolviamo i nostri problemi. In un’epoca di sovrabbondanza e ridondanza di dati, e di disinformazione virale, appare cruciale comprendere la modalità in cui valutiamo la veridicità di una informazione, come la diffondiamo e come infine arriviamo a una dieta informativa equilibrata. Con le piattaforme multimediali programmate per massimizzare la viralità, è fondamentale equipaggiarci al meglio per distinguere i fatti dalla finzione. Innovazioni recenti includono la capacità di identificare le fake news e meglio capire come si propagano, piattaforme di social media alternative che promuovono una interazione più riflessiva, e molto altro ancora.

Cambiamento climatico

Il report del 2018 dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) illustra i profondi danni del cambiamento climatico per cause antropiche, citando la totale distruzione dei coralli, l’aumento di eventi metereologici estremi, le ondate di calore che rendono intere regioni inabitabili e l’innalzamento del livello del mare che minaccia centinaia di milioni di persone che vivono nelle regioni costiere di tutto il mondo. Non solo il mutamento delle politiche e la riduzione dell’uso dei combustibili fossili, ma anche le nuove tecnologie saranno cruciali per limitare gli effetti devastanti a livello globale dei cambiamenti climatici. Per cui, non solo l’innovazione è più che mai necessaria per combattere questi problemi, ma fornisce anche la possibilità di promuovere e adottare nuovi metodi di prevenzione largamente riconosciuti, come il rimboschimento massivo e la cattura e lo stoccaggio del carbonio.

Pandemie

La crescente interconnessione globale e le conseguenti dipendenze che questa produce comportano che le pandemie sono più probabili ed esponenzialmente più drastiche nei loro effetti. Senza addentrarci troppo nei dettagli, prevenire futuri eventi pandemici sarà una grande sfida e una opportunità per le nuove startup (per esempio possiamo citare BlueDot, l’azienda canadese che per prima ha tracciato il virus Covid-19).

Il potere dei giovani con mentalità imprenditoriale

I giovani, da tempo immemore, ricevono un trattamento ingiusto. Le generazioni precedenti lamentano sempre l’irresponsabilità di quelle nuove. Già nell’Antica Grecia gli anziani si lamentavano dei più giovani. Nel Libro III delle Odi, databile circa al 20 a.C., il poeta romano Orazio scrive:

L’età dei nostri padri fu peggiore di quella dei nostri nipoti. Noi, i loro figli, siamo meno valorosi, così a nostra volta daremo al mondo una progenie ancora più corrotta.

È solo un modo forbito per dire che i millennial non possono permettersi una casa perché mangiano troppi toast all’avocado. Ma la giovinezza può offrirti qualcosa di più: per esperienza personale, è una spada a doppio taglio ma, se maneggiata correttamente, puoi quasi sempre usarla a tuo vantaggio.

Sottovalutare o avvantaggiare?

Nel complesso, le generazioni più anziane continuano a sottostimare la mentalità imprenditoriale dei giovani, il che potrebbe essere un potenziale vantaggio per te. In primo luogo, perché fare qualcosa, qualsiasi cosa, risulta più impressionante se lo fai finché sei giovane. Più fai, più impressioni! Hai la possibilità di sfruttare molto di più i risultati ottenuti per via della tua età. Questo significa che non devi per forza iniziare da qualcosa di grande, basta intraprendere una attività, di qualsiasi tipo, anche la fondazione di un club nella tua scuola. Assumere una posizione di comando e sviluppare competenze di leadership o cose simili, ti fornirà l’accesso alle persone e ai luoghi di cui avrai bisogno successivamente per aiutare la tua impresa a crescere velocemente e avere successo. In secondo luogo, oggi i giovani sono più connessi e culturalmente competenti di qualsiasi generazione precedente, grazie alle meraviglie degli smartphone, di Internet, e di tutte le altre incredibili innovazioni tecnologiche disponibili. La conoscenza fornita dalla connettività è incredibilmente potente. Usala.

Torna all’inizio.

Questo articolo richiama contenuti da Giovani imprenditori.

Immagine di apertura di Hunters Race su Unsplash.

L'autore

  • Swish Goswami

    Swish Goswami è CEO di Surf, una tech company che offre ai grandi marchi un nuovo modo per coinvolgere e comprendere i consumatori. Ha lavorato come consulente per società come Google, Western Union e American Express. Inserito nella Plan Canada’s Top 20 Under20, è riconosciuto come Top Voice di LinkedIn ed è stato insignito del premio Startup Canada's Young Entrepreneur of the Year e dell'Outstanding Youth Leadership da parte delle Nazioni Unite.

  • Quinn Underwood
    Quinn Underwood è il CEO e co-fondatore di Autumn, una piattaforma che sfrutta l’intelligenza artificiale per aiutare gli utenti a misurare la propria salute mentale in tempo reale e riconoscere in anticipo sintomi di stress, ansia e depressione. Ha co-fondato la startup di healthtech ADVIN e la ONG Indian Umbrella. Nel 2015 è stato uno dei vincitori del Scotiabank Bright Future Award.

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