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La primavera degli ebook continua a Editech

08 Giugno 2011

La primavera degli ebook continua a Editech

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Il 9 e 10 giugno Milano ospita la quarta edizione della conferenza internazionale sull’editoria digitale, sempre più incentrata sulle prospettive del libro elettronico. Abbiamo chiesto a Cristina Mussinelli di illustrarcene le caratteristiche.

Questa primavera ha visto l’alternarsi di una serie di appuntamenti specializzati dedicati all’editoria digitale. In che modo Editech si differenzia?

Sono tre le idee di fondo: attenzione al digitale a tutto tondo (non solo ebook quindi); spazio alle esperienze internazionali, con un focus specifico sull’Europa; presentazione di casi concreti di aziende editoriali. Desideriamo che gli editori escano da questa due giorni con strumenti e idee, arricchiti dal confronto con le esperienze dei loro colleghi. Non solo dall’America o da esperienze anglofone, che sono state le maggiori protagoniste degli incontri precedenti, ma anche e soprattutto da realtà più vicine per cultura e caratteristiche del mercato alle specificità dell’editoria italiana ed europea. Ampio spazio sarà dedicato alle sperimentazioni in atto di nuove forme di prodotto o servizio editoriale, ai modelli di business emergenti, a diverse modalità di comunicazione e marketing dei prodotti,  anche a partire dai più maturi modelli di origine anglosassone, perché siamo certi che dalle particolarità possano emergere indicazioni e suggerimenti interessanti per rispondere alle sfide dell’internazionalizzazione, dando l’opportunità all’editoria italiana ed europea di creare una via propria e originale che valorizzi proprio questa diversità.

Perché avete scelto Milano?

Milano è la città dell’editoria, oltre che del business e della tecnologia. Il taglio che vogliamo offrire agli editori è totalmente focalizzato su questi due aspetti. Vogliamo fornire idee per modelli di business innovativi focalizzati sull’originalità e non solo sulla ripresa di modelli digitali esistenti. Crediamo molto nello spirito imprenditoriale italiano ed europeo. Il confronto sarà foriero di idee, ne sono certa.

Chi, tra gli speaker in scaletta, sei ansiosa di ascoltare? Perché?

Difficile rispondere a questa domanda perché abbiamo contattato e selezionato ogni relatore con cura e con ognuno di questi abbiamo mantenuto un rapporto di costante interazione per definire il taglio degli interventi. Ora scegliere non è facile, ma certamente i filoni che si possono seguire sono diversi. Nella giornata si alterneranno sessioni plenarie e parallele.  Le plenarie saranno dedicate al punto di vista dell’editoria europea al mercato digitale e al futuro della distribuzione del prodotto editoriale. Le sessioni parallele invece saranno focalizzate sull’applica­zione delle tecnologie nei diversi segmenti editoriali: scolasti­co, universitario, narrativa e saggistica con approfondimenti sugli aspetti creativi, produttivi ed economici.

Quali ritieni essere le caratteristiche peculiari del mercato editoriale italiano dell’era digitale, sia in termini di opportunità che di debolezze?

Il mercato italiano degli ebook di narrativa e saggistica, rispetto al mercato anglosassone, è sicuramente agli inizi: i primi titoli sono stati pubblicati online a giugno/luglio 2010 e la maggior parte nel secondo semestre del 2010. Ad oggi sono attivi circa 471 editori tra cui tutti i grandi gruppi, ma anche molti editori indipendenti. L’offerta attuale di ebook è di oltre 11.000 titoli tra narrativa, gialli, fantascienza e fantasy, saggistica, classici della letteratura, reference, poesia e libri per bambini. L’editoria digitale però non è solo il mercato degli ebook, ma comprende un universo molto più ampio e complesso e riguarda anche tutta la filiera produttiva. L’ebook è solo una minima parte di questo universo, ma è certamente quella più visibile perché arriva al lettore e soprattutto perché nell’arena competitiva mondiale sono entrati colossi come Amazon, Apple, Google e le telco che, con offerte diverse, operano in una logica globale. In Europa, diversamente da quanto avviene nel mercato anglosassone, si tratta  per ora ancora di numeri piccoli.

Il settore editoriale è in grande cambiamento. Quali conseguenze avranno le trasformazioni in atto sulla filiera produttiva?

Le prime stime dell’Ufficio studi dell’AIE stimano che il mercato degli ebook nel 2010 si sia chiuso con meno dello 0,1% del mercato complessivo. Per i prossimi anni è difficile fare previsioni, probabilmente però la concomitanza di alcuni fattori quali la maggiore offerta di titoli – se ne prevedono oltre 17.000 a fine 2011 – la maggiore diffusione dei device di lettura, l’integrazione della vendita degli ereader da parte di alcune librerie online, il lancio sul mercato dei nuovi tablet e il conseguente probabile ridursi dei prezzi potranno far crescere il mercato anche in Italia e in Europa, come già avvenuto negli Stati Uniti.

Anche da noi si assisterà alla crescita della sperimentazione di nuovi prodotti editoriali creati con logiche diverse e magari proposti solo in versione digitale, così come per alcuni segmenti, ad esempio nell’editoria per ragazzi, i libri d’arte, le guide di viaggio e i reference. Il mercato si orienterà sempre più, non tanto alla semplice conversione del libro  cartaceo, ma verso la creazione di nuovi prodotti interattivi, multimediali e con funzionalità specifiche adeguate ai nuovi mezzi di utilizzo.

Quali caratteristiche, rispetto al tradizionale libro di carta, deve avere un ebook per essere considerato un buon prodotto?

Direi che come qualsiasi altro prodotto editoriale deve incontrare il suo lettore/fruitore di riferimento, essere reperibile in forma multicanale e anche direttamente dai device, essere facilmente leggibile da tutti e poi deve avere il giusto prezzo. In fondo, a ben pensarci, non vi sono grandi differenze da qualsiasi altro prodotto multimediale e dal libro in particolare. L’errore sarebbe non ascoltare quello che i lettori chiedono. Ad oggi, soprattutto in Italia, è fondamentale concentrarsi sull’offerta e sulle caratteristiche dei lettori digitali. Si tratta in genere di lettori forti, che sono interessati a poter contare su un’offerta ampia. Anche il prezzo dei device viene giudicato ancora troppo alto se si pensa che nel nostro Paese è in media superiore a quello disponibile negli altri Paesi: 199/299 Euro (90% in più rispetto al mercato US a fine 2010) contro una media di 118/180 in Inghilterra, 139/199 in Germania, 199/250 in Francia, 200/250 in Spagna e 104/164 negli Stati Uniti. Anche questo è un aspetto fondamentale che va considerato.

Il prezzo è uno dei fattori su cui il dibattito ha assunto i toni più accesi.  Quali fattori devono essere tenuti presenti nel valutare il prezzo di un ebook?

Il prezzo di vendita al pubblico finale di testi in formato ebook rappresenta uno degli aspetti su cui si è concentrata l’attenzione degli osservatori, oltre che dei potenziali acquirenti. Anche se sarebbe un errore considerare questo l’unica variabile competitiva su cui concentrare l’attenzione è indubbio che costituisca per gli editori uno dei fattori di marketing fondamentale. Naturalmente nell’analisi vanno considerati anche fattori strutturali come le disparità in termini di Iva tra libri cartacei e libri digitali che, a livello europeo, in quanto omologati ai servizi non usufruiscono dell’Iva agevolata in vigore per i libri cartacei.

Attualmente la maggior parte degli ebook somiglia alla propria controparte cartacea, ma le possibilità offerte dall’interattività e dalla multimedialità potrebbero ben presto trasformare il prodotto-libro. Che cosa pensi degli enhanced book e in che modo pensi potranno cambiare le abitudini dei lettori?

La nuova release dell’epub può fare molto in tal senso. L’epub 3, che verrà illustrata nella seconda giornata di Editech nel seminario curato da Liza Daly, è particolarmente importante sotto questo punto di vista. Intanto perché l’epub  è un formato open e standard, che è già attualmente lo standard più utilizzato dal mondo editoriale internazionale per gli ebook. La sua caratteristica, rispetto al Pdf (altro standard finora utilizzato nel mondo editoriale digitale) è quella di essere un formato reflowable, ossia che si riadatta agli schermi su cui viene letto, elemento fondamentale oggi e sempre più domani visto che la lettura sta diventando sempre più mobili e fatta utilizzando dispositivi diversi (lettori ebook, smartphone, pc o notebook, tablet) a seconda della loro disponibilità da parte del lettore. Un altro elemento fondamentale della nuova release è che alla sua realizzazione hanno partecipato attori provenienti da tutta la filiera produttiva, quindi editori che lo utilizzeranno per produrre i prodotti editoriali, sviluppatori dei software per l’impaginazione dei testi (come Adobe), produttori dei device (come Sony e Apple ), sviluppatori dei software di lettura, distributori di contenuti digitali (come Google) nonché esperti internazionali provenienti da tutto il mondo (anche da paesi asiatici). Questo è molto importante perché in un mondo in cui le opzioni di scelta che avrà il lettore saranno sempre maggiori e diversificate è fondamentale che per gli editori che sia possibile produrre dei libri digitali con la certezza che, indipendentemente dalle decisioni prese dal lettore, siano leggibili sempre con ogni dispositivo e ogni software di lettura. Inoltre con la nuova versione 3 dell’epub, gli editori potranno creare prodotti editoriali multimediali e gestire anche testi con impaginati complessi o con formule e simboli. Questo permetterà ad esempio di utilizzare l’epub anche per creare prodotti più simili alle applicazioni senza dover utilizzare formati e canali distributivi proprietari. In sintesi l’epub è importante perché è solo con la diffusione degli standard che si assiste alla crescita di un mercato.

Ebook ma anche applicazioni (per iOS o Android). Che cosa ne pensi?

Sullo scenario dell’editoria digitale si fa sempre più strada il nuovo mercato delle applicazioni: dai giochi ai social network, a veri e propri prodotti editoriali. È un interessante mondo di sperimentazione di formati e di modelli di business. Seppure il settore sia indubbiamente in forte crescita, ottenere dati dai principali attori come Apple, Android, Amazon, Google è praticamente impossibile. La leadership italiana nella diffusione di smarthphone, inoltre, dovrebbe facilitare l’accesso a questo tipo di applicazioni in mobilità. È un settore importante che va attentamente analizzato. Sicuramente il mercato delle applicazioni offre delle opportunità per alcuni specifici segmenti di mercato quali ad esempio i prodotti per bambini, i fumetti e le graphic novel, i reference, le guide turistiche o i cataloghi di mostre o il libri illustrati in generale.

Un’ultima domanda: qual è il primo ebook che hai acquistato?

Il primo in assoluto è stato un prodotto a suo tempo molto innovativo (che non si chiamava nemmeno ebook!) prodotto dalla Voyager Minsky, the Society of Mind, venduto in versione cdrom, e che tuttora presenta delle caratteristiche ne fanno un prodotto molto avanzato.

L'autore

  • Federica Dardi
    Federica Dardi è responsabile comunicazione e marketing di Apogeo, dove potresti averla incontrata anche nelle vesti di editor. Dal 2006, infatti, lavora dove il digital marketing e l’editoria si incontrano, in agenzia prima, in azienda poi.

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