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Liberi di spendere

05 Febbraio 2015

Liberi di spendere

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Un museo particolare e un'associazione viva accomunate dal generare cultura positiva. E meritare sostegno.

Conosco All About Apple da molti anni. Un gruppo di appassionati di informatica partito quasi per caso, che ha accumulato una raccolta di cimeli invidiabile e (misurabilmente) unica al mondo per completezza.
L’associazione ha individuato una sede appropriata per esporre la propria collezione, presso la Nuova Darsena di Savona, e ha lanciato su Eppela una raccolta fondi per finanziare l’allestimento. La soglia dei cinquemila euro, che fa scattare l’erogazione dei fondi raccolti, è stata superata e restano ventisette giorni per raggiungere i traguardi supplementari.
Nessun limite di tempo invece per diventare soci di LibreItalia, autodefinita il punto di riferimento per gli utenti italiani di LibreOffice. Mi è stato proposto (e ho accettato) di entrare a fare parte del comitato tecnico-scientifico di LibreItalia e mi è parso ovvio versare anche una quota associativa, per una causa come questa:

L’obiettivo di LibreItalia è la diffusione di LibreOffice e della cultura digitale in tutti gli ambiti, dalla scuola alla società civile, dalla pubblica amministrazione alle aziende, con una particolare attenzione per i formati standard e aperti dei documenti.

Sono due situazioni evidentemente diverse, per scopi e attività. Le trovo similari nella scarsa percezione pubblica del loro valore. L’informatica personale è con noi da abbastanza anni perché certi oggetti, per età, design, caratteristiche, siano degni di figurare in un museo, tassativamente in funzione (uno dei vanti della raccolta All About Apple) perché un computer di valore storico, spento, del valore perde metà.
LibreOffice è software di straordinaria levatura, aperto, completo e in continuo progresso (fresco di uscita della versione 4.4, con molto lavoro grafico e di sostanza). Deve essere sostenuto, fatto conoscere, promosso presso ogni ambito (soprattutto nella pubblica amministrazione, dove il software libero è legge). E necessita naturalmente di fondi per lo sviluppo, così come LibreItalia per la propria attività di divulgazione e diffusione.
Tradizione, identità, radicamento contribuiscono a formare le culture e basterebbe un giro all’All About Apple Museum, o incontrare le persone che hanno a cuore LibreOffice, per capire che si tratta di cultura vera, quella che contribuisce a formare l’individuo e portare civiltà. Declinata in due espressioni che necessitano del sostegno popolare per durare nel tempo. Come peraltro tutte le culture autentiche.
Una raccolta fondi è già riuscita; un tesseramento procede a gonfie vele. Niente di urgente, nessuna mobilitazione. Siamo liberi di spendere una cifra anche irrisoria in cultura digitale autentica, italiana, costruttiva. Certo, Exploding Kittens è partito chiedendo diecimila dollari e ne ha in tasca più di cinque milioni, con due settimane di anticipo. Le alternative accattivanti non mancano. I modi di essere liberi sono tanti, compresi il software e il senso della storia dei nostri strumenti.

L'autore

  • Lucio Bragagnolo
    Lucio Bragagnolo è giornalista, divulgatore, produttore di contenuti, consulente in comunicazione e media. Si occupa di mondo Apple, informatica e nuove tecnologie con entusiasmo crescente. Nel tempo libero gioca di ruolo, legge, balbetta Lisp e pratica sport di squadra. È sposato felicemente con Stefania e padre apprendista di Lidia e Nive.

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