L’atto più controcorrente è guardare le cose con occhi diversi
La vita è quello che accade mentre siamo intenti a fare altri progetti, giusto? Eppure non sappiamo rinunciare a fare progetti. Probabilmente è qualcosa scritto in un angolo del nostro genoma, qualcosa che il passaggio da un anno a un altro attiva irresistibilmente.
Sappiamo tutti che l’anno nuovo è una convenzione, tuttavia vogliam interpretare la nostra parte nella grande commedia. E facciamo progetti, propositi, prendiamo risoluzioni, tiriamo bilanci. Magari riguardiamo vecchie foto e ci lasciamo ispirare da nuove idee.
Guardare con occhi nuovi la realtà è un bellissimo augurio. La fotografia è un eccellente tramite verso questo traguardo, proprio perché ci fa lavorare su luci e ombre, prospettive, rapporto tra rappresentazione e realtà. Proprio come la vita. La fotografia attiene alla vita vera più che mai e un regalo fotografico può diventare il progetto più bello, per sé o altri. Lasciamoci ispirare allora da qualche specialista della fotografia. Sicuramente è anche un maestro di vita, a suo modo.
Tecniche di persuasione visiva
di Larry Jordan
Se c’è una tecnica che in pochissimo tempo è passata dalle mani degli specialisti a quelle del grande pubblico, è proprio quella visuale, fotografica e filmica.
La capacità di convincere attraverso una foto o un filmato, tuttavia, è rimasta una barriera che separa chi ne sa da chi si improvvisa.
Questo libro spiega come pensare in modo visuale e creare foto e video avvincenti per la pubblicità, il web e i social media. Senza dirlo apertamente, svela i segreti della persuasione visiva e le tecniche per ottenere il risultato.
Regalo perfetto per appassionati dell’immagine ma di quella personale (propria e altrui), aspiranti influencer, pubblicitari e copywriter che intendono aprirsi a una nuova dimensione di contenuti.
Creare immagini che colpiscono e ispirano le persone. È ancora possibile.
Il libro della fotografia digitale
di Scott Kelby
Scott Kelby appartiene al gruppo di autori che si amano o si odiano, ma è impossibile ignorare. La sua professionalità e competenza sono stellari e indiscutibili, come preannuncia la copertina: precisa, geometrica, rassicurante: attrezzi del mestiere, ordine, disciplina.
Poi inizi a leggere e lui scombina tutto. Paradossi, battute, diversioni abbondano; ma prima di avere capito dove andrà a parare (o se ne ha una idea almeno vaga), hai appreso duecento consigli solidi come la pietra, pratici come neanche nel più pedissequo dei manuali.
Da regalare a chi vuole un gran libro di fotografia, ma anche un libro bello da leggere. A volte pensiamo che dovrebbe ristampare i soli testi e, in un altro titolo, le sole foto: venderebbe il doppio…
Ovvero, duecento consigli pratici e specifici per ottenere grandi foto. A volte l’approccio migliore è quello più diretto.
Kids Photography
di Tamara Lackey
Il rischio di trasformare la fotografia in un esercizio di stile o di collezionismo di apparecchiature è sempre presente. Per fortuna esistono fotografi come Tamara Lackey, che ha fatto della psicologia e del rapporto con il soggetto una straordinaria arma espressiva.
Tanto che la mette alla prova con i soggetti umani più ostici in assoluto: i bambini. Impossibile tenerli fermi, impossibile farli muovere? Dilettanti. Una professionista sa coinvolgerli, conquistarli, trasformarli in complici per un grande scatto.
Poi sa anche scattare, per non farsi mancare niente. Quindi, sì psicologia e savoir faire, ma anche pratica e concretezza a paginate.
Da regalare a chi crede ancora nella magia della fotografia, ma non più che le belle foto le porti Babbo Natale.
Non esistono soggetti, ma persone che per caso o per calcolo si trovano dall’altra parte dell’obiettivo. Saper trattare con loro denota il fotografo evoluto più che l’ottica di pregio.
Fotografare in bianconero
di Marco Fodde
Ma come si può trovare soddisfazione nel bianconero, con tutti i filtri che esistono per fare bella figura su Instagram? È una classica obiezione da persona che si sia appena affacciata sulla fotografia. Marco Fodde nella fotografia ci sguazza dentro da prima che la generazione Instagram fosse nata e conosce bene quanta soddisfazione possa dare muoversi nel vincolo del bianconero. E quanta potenza possano generare le immagini che rinunciano al colore per inseguire una raffinatezza superiore.
Da regalare a intellettuali dello scatto o della vita, abituati a leggere oltre le apparenze, fuori dal mainstream. Astenersi nostalgici: qui il bianconero è proiettato in avanti, per andare oltre, per fare un passo avanti.
Più il vincolo è stretto, più lavorarci dentro con agio si avvicina all’arte e queste pagine sul bianconero lo dimostrano.
Fotografare con la luce naturale
di Scott Kelby
Una stanza qualsiasi, una finestra qualunque, un po’ di luce che entra dalla vetrata: per Scott Kelby è uno studio fotografico fatto e finito, dove per un non esperto è un’emicrania. Poca luce, troppa luce diretta, ombre taglienti, inquadrature difficili…? Kelby arriva da un altro campionato; per lui sono spunti creativi, mica limitazioni. Come certi chef televisivi che tirano fuori un manicaretto dagli avanzi della preparazione precedente.
Lo stile di Kelby è come sempre inimitabile, visto che a permetterglielo è la competenza mostruosa. Così può scherzare – ma forse no – su quanto convenga avere una finestra di legno o di vinile, intanto che snocciola scatti da antologia e consigli puntuali su come possiamo riuscirci anche noi.
Da regalare a chi ragiona per schemi ma è capace di apprezzarne la rottura, oppure a chi si trova davanti un limite e vede una opportunità. Un libro da ottimisti con i piedi per terra, dove la luce è sempre giusta, se si sa come disporne.
Quella stanza anonima è già lo studio fotografico che hai sempre sognato; basta ascoltare i consigli di un fotografo capace di tutto, nel miglior senso della professione.
Fotografia analogica
di Chris Marquardt e Monika Andrae
A chi vede la fotografia analogica come una sorta di escapismo dal tempo presente facciamo i migliori auguri, ma intanto preferiamo considerarla come una delle strade più belle per vivere il nostro tempo mediante la tecnica fotografica.
Fotografare analogico significa selezionare il soggetto, analizzare l’inquadratura, progettare lo scatto, padroneggiare i materiali, avere chiaro il punto di arrivo. Un fotografo analogico è perfettamente predisposto nell’attitudine e nei modelli di pensiero per lanciare una startup innovativa, mentre l’opposto è tutto da vedere.
Inoltre, lavorare con risorse limitate e precise è attualissimo in un tempo di ricerca della sostenibilità e di una qualità della vita migliore anche per il mondo attorno a noi.
Da regalare a chi sa vedere una strada diversa, non ha paura di sporcarsi le mani, centra consapevole il bersaglio con la freccia che ha a disposizione.
Fotografare e soprattutto sviluppare come si faceva una volta, nel 2020, somiglia a un corso di arti marziali o meditazione trascendentale: elevarsi attraverso una tecnica che ci rende tutt’uno con il soggetto dei nostri pensieri.