Gli NFT hanno dato vita a un nuovo concetto di valore
Dal tweet dell’imprenditore Jack Dorsey che è stato messo all’asta per 2,5 milioni di dollari all’opera d’arte digitale di Beeple Everydays: the First 5000 Days, venduto da Christie’s per oltre 68 milioni di dollari, la recente comparsa dei non-fungible token (NFT) ha messo in discussione il modo in cui percepiamo il valore.
Insieme al boom degli NFT, tuttavia, anche i casi di furto di NFT sono in aumento. Molti artisti hanno condiviso storie del loro lavoro coniato in un NFT senza il loro consenso. Oltre al problema dei furti, c’è anche la questione della legittimità dei non-fungible token come opere d’arte.
Nonostante queste battute d’arresto e dubbi, il mercato degli NFT è stato piuttosto rialzista. Di conseguenza, molti critici classificano il fenomeno NFT come l’ennesima bolla crittografica, gonfiata dal clamore mediatico.
Dal momento che gli NFT sono quasi impossibili da valutare, data la complessità di ogni bene non fungibile, è difficile dire se siano sopravvalutati, sottovalutati o venduti a un prezzo appropriato. Proviamo a gettare luce sul perché con gli NFT le cose stanno come stanno.
L’ascesa degli NFT
Nel giugno 2017, Matt Hall e John Watkinson di Larva Labs hanno lanciato i CryptoPunk, i primi non-fungible token da distribuire su Ethereum. Attraverso le caratteristiche distinte dei 10 mila personaggi CryptoPunk memorizzati sulla blockchain Ethereum, sono stati creati i primi NFT. Dal momento che la fornitura di questi punk era limitata a 10 mila personaggi distinti, questi personaggi virtuali avevano fin dall’inizio le doti di scarsità e rarità.
In altre parole, ogni punk aveva le sue caratteristiche uniche impiantate nella blockchain Ethereum, come i filamenti del DNA, unico in ogni cellula vivente. In un’intervista su Art Market Guru, Hall spiega:
All’inizio del 2017, John Watkinson […] stava giocherellando con un generatore di personaggi a pixel, e stava creando molti personaggi davvero interessanti: forti! Però non eravamo sicuri di cosa farne. Nessuna idea sembrava davvero essere abbastanza intrigante, fino a quando abbiamo scoperto Ethereum e abbiamo avuto l’idea di renderli unici e acquistabili sulla blockchain. Da lì, abbiamo iniziato il lavoro per cercare di capire se ciò fosse effettivamente possibile e che forma dovrebbe assumere la cosa una volta implementata su Ethereum.
Dopo il successo dei CryptoPunk, nel dicembre 2017 Dieter Shirley del team CryptoKitties, e William Entriken hanno proposto lo standard ERC-721,4 che ha permesso l’implementazione degli NFT sulla macchina virtuale Ethereum (EVM). Lo standard ERC-721 si basava in gran parte sul progetto del codice dei CryptoPunk. Dal lancio di CryptoKitties, sono stati proposti diversi standard per l’ottimizzazione degli NFT, più diverse alternative a Ethereum.
Il successo di CryptoPunks e CryptoKitties ha dato avvio a questo mercato. Secondo JPMorgan, il mercato degli NFT ha registrato una crescita esplosiva nel 2021, poiché le vendite di opere d’arte digitali oscillano intorno a un tasso mensile di circa 2 miliardi di dollari.
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Si tratta di un notevole incremento rispetto al volume di vendite mensili di circa 400 milioni di dollari a inizio 2021 e ha contribuito a portare la capitalizzazione di mercato dell’universo NFT a circa 7 miliardi di dollari, sempre secondo JPMorgan.
Secondo Brand Essence Market Research, le transazioni di NFT sono cresciute del 328 percento durante la prima metà del 2021 e il terzo trimestre del 2021. La dimensione crescente del mercato degli NFT, a causa del numero sempre crescente di transazioni, fa pensare a una tendenza di ulteriore crescita.
Che cosa sono gli NFT
Gli asset che sono identici in tutte le metriche relative al loro valore sono definiti fungibili (vedi la figura). Gli esempi includono i bitcoin e le banconote da un dollaro: tutti valgono esattamente lo stesso importo.
Al contrario, gli NFT sono un tipo speciale di criptoasset, in cui ogni token è unico. Poiché ogni NFT è unico, il sistema può essere utilizzato per autenticare la proprietà di risorse digitali come opere d’arte, registrazioni, immobili virtuali e perfino animali domestici.
Gli NFT sono rappresentazioni digitali di oggetti di valore non fungibili registrati su una blockchain, ciascuno con un identificatore crittografico univoco. Lo scopo di questo identificatore è definire l’identità univoca e la proprietà del token sulla blockchain, con la registrazione in tempo reale di ogni trasferimento. Fin dalla creazione di un passaggio di proprietà, ogni attività riguardante un NFT viene registrata immutabilmente sulla blockchain, con un timestamp per ogni trasferimento.
Sebbene ci siano infinite possibilità a proposito delle entità che possono essere rappresentate come NFT, in genere il sistema viene utilizzato per opere d’arte digitali, come oggetti da collezione, immagini e video. Tuttavia, oggi anche nomi di dominio, avatar di profili utente, immobili virtuali e perfino strumenti finanziari digitali vengono rappresentati come NFT.
Il fatto che immagini a bassa risoluzione che sembrano emoji possano essere vendute per milioni di dollari, unito a diversi acquisti apparentemente irrazionali di NFT, ha tuttavia scioccato molte persone. Tali prezzi non sembrano avere senso, considerati oggettivamente. Tuttavia…
Gli NFT e la teoria soggettiva del valore
La premessa della teoria soggettiva del valore è che lo stesso oggetto possa essere valutato in modo differente da persone differenti in funzione di fattori come le emozioni, le preferenze, gli schemi di pensiero e le esperienze di vita. Mentre un fan di Jack Dorsey può essere disposto a pagare 2,5 milioni di dollari per la versione NFT del primo tweet di Dorsey, a un altro utente di Twitter la cosa potrebbe non interessare affatto. Il fenomeno non è specifico del mondo degli NFT. Nell’aprile 2021 un paio di scarpe disegnate e indossate dal musicista Kanye West è stato venduto all’asta per 1,8 milioni di dollari, l’importo più alto mai pagato per un paio di scarpe da ginnastica.
Il valore soggettivo di un asset spiega perché gli NFT sfidano il pensiero razionale e impongono prezzi sbalorditivi.
NFT e smart contract
Metaforicamente parlando, gli smart contract sono i pezzi di Lego tecnologici di cui sono composti tutti i tipi di NFT. Tutti gli NFT esistono su blockchain per smart contract, in particolare Ethereum. A tale proposito, gli smart contract consentono agli NFT di esistere come rappresentazioni rare, uniche e spendibili di entità non fungibili sulla blockchain. Come spiegato su The Verge:
Non fungibile significa più o meno che qualcosa è unico e non può essere sostituito con qualcos’altro. Per esempio, un bitcoin è fungibile: possiamo scambiare un bitcoin con un altro bitcoin e avremo esattamente la stessa cosa. Una carta collezionabile unica, al contrario, è non fungibile. Scambiandola con un’altra carta, avremmo qualcosa di diverso.
Secondo il sito web ufficiale di Ethereum, gli NFT sono caratterizzati dalle seguenti proprietà:
- ogni token ha un identificatore univoco;
- i token non sono direttamente interscambiabili con altri;
- ogni token ha un proprietario e le informazioni relative alla proprietà sono facilmente verificabili;
- i token si trovano su Ethereum (la blockchain su cui si basano gli NFT) e possono essere acquistati e venduti su qualsiasi marketplace NFT basato su Ethereum.
In altre parole, se possediamo un NFT:
- possiamo dimostrare facilmente di possederlo;
- nessuno può manipolarlo in alcun modo;
- possiamo venderlo e, in alcuni casi, questo passaggio di proprietà farà guadagnare royalty al suo creatore originale;
- oppure possiamo tenerlo per sempre, sapendo che l’asset è sempre ben protetto nel nostro wallet Ethereum.
Se creiamo un NFT:
- possiamo facilmente dimostrare di esserne il creatore;
- siamo noi a determinare la sua scarsità;
- possiamo guadagnare royalty ogni volta che esso verrà venduto;
- possiamo venderlo su qualsiasi marketplace NFT o peer-to-peer, non siamo legati ad alcuna piattaforma e non abbiamo bisogno di intermediari.6
Questo è simile al modo in cui operavano le banconote in dollari garantite dall’oro, che erano riscattabili con oro reale in qualsiasi banca negli Stati Uniti. Sebbene non siano altrettanto riscattabili, gli NFT sono rappresentazioni crittografiche di risorse non fungibili esistenti grazie a smart contract su una blockchain.
Ora vediamo come funzionano gli smart contract, per avere una migliore comprensione degli NFT.
Che cosa sono gli smart contract
Prima dell’avvento dei computer, i contratti e gli accordi formali richiedevano che la sorveglianza della custodia fosse vincolante e applicabile. Per esempio, per approvare un assegno sono necessarie le banche e per approvare determinati tipi di transazioni sono necessari i tribunali.
Analogamente, uno smart contract è un programma o un protocollo per una transazione destinato a eseguire, controllare e documentare automaticamente gli eventi e le azioni rilevanti da un punto di vista legale secondo i termini scritti nel programma dello stesso smart contract.
Uno degli obiettivi principali della struttura degli smart contract è eliminare la necessità di dotarsi di intermediari fidati, coinvolti a tutti i livelli in una relazione contrattuale. Gli smart contract sostituiscono a questi intermediari del codice open source. Al posto delle consuete infrastrutture legali e di supervisione progettate per verificare l’applicazione dei contratti, gli smart contract possono essere eseguiti come codice open source. Questo aiuta in generale a ridurre i costi, fa risparmiare tempo e previene in larga misura la possibilità che si verifichino pratiche corruttive.
La tecnologia degli smart contract è stata determinante nella rappresentazione digitale delle risorse non fungibili, che si è rivelata utile per la creazione e il trasferimento di identificatori non fungibili. La macchina virtuale Ethereum (EVM – Ethereum Virtual Machine), per esempio, impiega diversi standard ERC per la creazione di vari tipi di contratto. ERC è un acronimo che sta per Ethereum Request for Comments. Gli ERC sono standard applicativi per Ethereum e possono riguardare token, registrazioni di nomi, formati di librerie/pacchetti e molto altro ancora.
ERC-721 è uno standard aperto gratuito che descrive come costruire non-fungible token o univoci sulla blockchain Ethereum. Mentre la maggior parte dei token è fungibile (ogni token è uguale a ogni altro token), i token ERC-721 sono tutti unici. Sono come oggetti da collezione rari o unici.
Il primo utilizzo registrato di uno smart contract risale al 1998 da parte di Nick Szabo, con la sua invenzione della valuta digitale Bit Gold, basata su una rete centralizzata. La blockchain Ethereum, invece, ha permesso di eseguire protocolli di smart contract immutabili e completamente autonomi su una rete a blockchain decentralizzata.
Questo articolo richiama contenuti da Tutto sulle crypto.
Immagine di apertura di Kanchanara su Unsplash.