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Nomi di dominio .eu: nuova pronuncia della Corte Arbitrale Ceca

06 Ottobre 2006

Nomi di dominio .eu: nuova pronuncia della Corte Arbitrale Ceca

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La Corte è stata chiamata a giudicare una controversia insorta tra la Repubblica Turca di Cipro del Nord e l’Eurid, per presunta violazione del regolamento di registrazione dei nomi di dominio .eu

La Repubblica Turca di Cipro del Nord ha instaurato una procedura presso la Corte Arbitrale Ceca – che si occupa dei procedimenti ADR (Alternative Dispute Resolution) relativi alle attribuzioni dei nomi di dominio .eu – al fine di fare chiarezza sull’applicazione di alcune norme di registrazione, stabilite dal Registry europeo (Eurid).

Com’è noto, la Repubblica Turca di Cipro Nord è una repubblica auto-proclamata nel 1974, a seguito dell’occupazione da parte dell’esercito turco della zona settentrionale dell’isola di Cipro. Solamente la Turchia riconosce questa entità statale, verso la quale sono in vigore restrizioni di viaggio e commercio da parte della comunità internazionale.

La Repubblica di Cipro avrebbe registrato, tra gli altri, dei nomi di dominio – northerncyprus.eu, northcyprus.eu, trnc.eu, tourism-trnc.eu, ecc. – che indurrebbero gli internauti a ritenerli attribuiti a siti della Repubblica Turca di Cipro del Nord. Secondo il Presidente di quest’ultima, questa registrazione impedirebbe ai ciprioti turchi di comunicare con il resto del mondo e di esprimere le loro idee, violando “i più basilari diritti dell’uomo”. Il Presidente ha perciò chiesto la riassegnazione di questi nomi di dominio alla comunità turca di Cipro.

Secondo il presidente della Repubblica Turca di Cipro del Nord, il Ministro dell’Educazione e della Cultura della Repubblica di Cipro (a beneficio del quale sono stati registrati i nomi di dominio in questione) non sarebbe titolare del diritto di precedenza attribuito agli enti pubblici, ai quali, secondo il regolamento dell’Eurid, è stata data la possibilità di richiedere i corrispondenti nomi di dominio con alcuni mesi di anticipo rispetto all’inizio delle registrazioni pubbliche, durante il cosiddetto Sunrise Period. Infatti, secondo il Presidente, essendo i nomi di dominio in contestazione riferiti alla zona nord di Cipro, non facente parte dell’Unione Europea, non si applicherebbe il regolamento comunitario n. 874/2004, relativo alla registrazione dei domini .eu.

L’Eurid si è difesa affermando che le domande di registrazione dei domini sono state convalidate nel rispetto delle forme prescritte. L’Eurid ha aggiunto che non è sua competenza valutare il contenuto del diritto di precedenza attribuito agli organismi pubblici e che l’eventuale male fede dell’attuale titolare dei nomi di dominio dovrà essere dibattuta in un altro e distinto procedimento.

La Corte Arbitrale, nell’emettere la propria decisione, ha operato una distinzione tra i nomi di dominio contestati: ha infatti stabilito che i domini che non corrispondo oggettivamente a dei nomi di organismi pubblici – per esempio, tourism-trnc.eu – e quelli che associano la denominazione statale a dei termini generici – come nel caso di north-cyprus-real-estate.eu – non avrebbero mai dovuto essere registrati e saranno perciò annullati. Al contempo, i domini northerncyprus.eu, northcyprus.eu, ecc, non corrispondendo al nome completo della ricorrente, non saranno annullati. Ciò anche – ha aggiunto la Corte – in considerazione del fatto che questi ultimi si riferiscono a una parte del territorio cipriota sulla quale la Repubblica di Cipro è l’autorità legittima – pur non avendone un controllo effettivo – essendo l’unica autorità riconosciuta dalla comunità internazionale.

L'autore

  • Annarita Gili
    Annarita Gili è avvocato civilista. Dal 1995 si dedica allo studio e all’attività professionale relativamente a tutti i settori del Diritto Civile, tra cui il Diritto dell’Informatica, di Internet e delle Nuove tecnologie.

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