Apogeonline: I tuoi libri sono diventati bestseller, acclamati in tutto il mondo. Sono diventati riferimenti, anzi: i riferimenti. Te lo saresti immaginato?
Jon Duckett: No. Volevo solamente creare libri dai quali mi sarebbe piaciuto imparare.
Ho anche capito man mano che molte persone volevano imparare HTML & CSS, così come JavaScript & jQuery, pur essendo prive di una preparazione tecnica di base e per questo ho cercato di rendere queste tecnologie più accessibili. Ora è il momento di PHP & MySQL.
I tuoi libri sono curati in ogni dettaglio, con grande attenzione alla precisione e all’accuratezza. È un tuo marchio inconfondibile. Quanto tempo occorre per crearne uno?
Per ogni libro servono almeno due anni di lavoro a tempo pieno. Inoltre lavoro a stretto contatto con una designer chiamata Emme Stone.
Poi c’è un gruppo di persone che rileggono la prima stesura, colgono gli errori e segnalano i punti di lettura difficile, sui quali posso intervenire per semplificarli. Alla fine c’è un grande lavoro collettivo dietro ogni libro.
HTML-CSS-JavaScript-PHP-MySQL… sono ancora rilevanti queste tecnologie, in un mondo sempre più mobile, dove regnano le app?
Senza alcun dubbio. Le persone passano tempo con le app native delle grandi società del web (per esempio TikTok, Amazon, Facebook, eBay) ma ne trascorrono molto anche nella navigazione del web. Le cui pagine si reggono su queste tecnologie, non importa che vengano visitate con uno smartphone, un tablet, un portatile o un desktop.
Che cosa ti ha spinto a scegliere PHP & MySQL per il tuo primo libro sulla programmazione lato server?
PHP ha più di 25 anni e non è certo il linguaggio più recente sulla piazza, solo che viene usato su più server web di qualsiasi altro linguaggio.
Per dire, è stato usato per costruire WordPress, il motore dietro a oltre il 40 percento di tutti i siti web del mondo.
Sempre PHP è stato strumentale nella realizzazione di Facebook, Wikipedia, Slack e Mailchimp, il che prova come possa essere impiegato nella creazione di attività di grande rilievo.
Per questo lo ritengo il linguaggio ideale per iniziare a costruire siti con dietro un database.
Questo libro su PHP & MySQL è indicato anche per i lettori di HTML & CSS e JavaScript & jQuery?
Penso di sì:
- Sono tante le persone interessate a costruire da zero un intero progetto, dunque con l’esigenza di conoscere la programmazione lato server tanto quanto quella lato client.
- Chi crea siti tramite strumenti come WordPress o Adobe Commerce ha spesso bisogno di conoscere il codice front-end e anche del codice PHP per riuscire a fare quello che intendono fare.
- Anche a chi lavora esclusivamente sul front-end è utile avere un’idea di come funzioni il lato server.
Leggi anche: HTML & CSS, JavaScript & jQuery, di Jon Duckett
È più difficile raccogliere le informazioni tecniche oppure presentarle in una forma comprensibile?
Ci sono sfide su entrambi questi fronti.
Di solito inizio a lavorare su che cosa il pubblico ha bisogno di conoscere: i fatti. Poi inizio a cercare il modo migliore per spiegarli.
Per farlo, cerco di presentare esempi di codice capaci di dimostrare ciascun argomento specifico.
Come hai fatto a creare il sito di esempio usato nella seconda metà di PHP & MySQL?
Volevamo creare un sito che mostrasse ai lettori le nozioni fondamentali di cui hanno più probabilmente bisogno per costruire i propri siti.
Abbiamo pertanto cercato di isolare un concetto di sito che potevamo costruire lentamente, con l’aiuto di tecniche diverse in ciascun capitolo:
- Iniziamo con l’estrarre informazione dal database per inserirla su pagine web
- Poi creiamo gli strumenti per occuparci del contenuto, che permettono ai proprietari del sito di aggiornarlo via browser
- Dopo questo, diamo al pubblico la possibilità di registrarsi e caricare i propri lavori
- Infine il pubblico può commentare i lavori e lasciare dei like (a questo punto la creatura inizia a somigliare a un social network)
L’idea di realizzare un sito destinato a visualizzare opere creative ci ha consentito di rendere il sito stesso più interessante visivamente man mano che si procede nella lettura del libro.
Nella seconda metà del libro, il sito di esempio viene presentato in più versioni. Come mai?
Sentivamo importante che il lettore capisse per prima cosa le basi del funzionamento del sito…
Successivamente, quando vengono presentate nuove tecniche o nuove funzioni, il lettore può concentrarsi su queste, dato che ha già compreso le nozioni di partenza.
Se i lettori cercassero di procedere immediatamente alla versione finale dell’applicazione, farebbero molta più fatica a comprendere tutti i concetti in gioco.
Questo aiuta i lettori anche a capire la ragione per cui è opportuno usare alcune delle tecniche più evolute. Una volta compresa una tecnica di base, è possibile cogliere come le tecniche avanzate costituiscano un miglioramento.
Un’ultima domanda: c’è un modo di progettare un web più sostenibile, che consumi meno, senza sacrificare troppe delle comodità di cui godiamo oggi?
Sì, certamente. Usare datacenter alimentati con energia rinnovabile. Stare più a lungo sugli apparecchi (meglio una sessione di navigazione lunga che tante sessioni corte). E staccarsi per qualche tempo dalla rete ogni giorno.