Uscire dal guscio
Quando un software esce dalla fase di beta-release per entrare in quella di “release candidate” significa che il più è fatto, il codice è sufficientemente testato e stabile e che, salvo la scoperta di grossi bachi, ci si avvia al rilascio della prima versione ufficiale.
È il caso della versione 5 di PHP che negli ultimi giorni di Aprile è stata rilasciata in versione RC2, ad un passo dal rilascio.
Perché PHP?
PHP è un ricco linguaggio di programmazione che consente di arricchire le pagine Web di codice script che sarà eseguito sul server, permettendo quindi la generazione dinamica del codice HTML.
Il motore di esecuzione di PHP è Open Source e si presenta tradizionalmente come un modulo da affiancare ad un web server Apache. Il nome PHP, nel classico spirito Open Source, è un acronimo ricorsivo che significa PHP: Hypertext Preprocessor.
Uno script PHP è una pagina HTML all’interno della quale viene inserito il codice di scripting, per questo motivo PHP viene definito un linguaggio “HTML – Embedded”.
Il codice PHP viene eseguito dal motore presente sul server prima che la pagina web venga inviata al browser che riceverà quindi esclusivamente il codice di mark-up generato dinamicamente in funzione dei risultati dell’elaborazione e non avrà alcun accesso al codice server-side che ha generato la risposta.
In questo contesto PHP è un’eccellente alternativa rispetto a linguaggi come Perl e Python, usati più facilmente in ambienti amatoriali, ma anche rispetto a linguaggi più blasonati come Java (nella sua incarnazione all’interno delle Java Server Pages) o linguaggi server-side di Microsoft come VbScript (nelle Active Server Pages) o C# nelle nuove pagine ASPX della piattaforma.Net.
Cosa c’è di nuovo
La versione 4 di PHP è stata un passo avanti determinante per consolidare la struttura del linguaggio ed ha permesso a PHP di iniziare ad essere considerato un “linguaggio serio” su cui fosse possibile fare affidamento.
La versione 5 continua su questa strada vincente ed aggiunge al linguaggio tutte quelle caratteristiche che fino ad ora non gli avevano consentito di lottare ad armi pari contro linguaggi più blasonati come Java o quelli delle piattaforme Microsoft.
Vediamone alcune:
- Il motore di PHP5 è il nuovo Zend Engine II che contiene il nuovo modello ad oggetti e decine di nuove funzionalità.
- PHP5 fornisce una completa architettura object oriented affiancata ala più comune programmazione procedurale.
- È stata completamente riscritto il supporto al linguaggio XML utilizzando l’eccezionale libreria libxml2.
- È stata riscritta anche l’integrazione con il database più amato dagli sviluppatori PHP, si tratta di MySQL. La nuova estensione si chiama MySQLi ed è dedicata al nuovissimo MySQL 4.1. Questa nuova estensione comprende le interfacce object-oriented in aggiunta a quelle tradizionali. Inoltre supporta tutte le caratteristiche avanzate di della versione 4 di MySQL.
- È stato creato un nuovo supporto nativo per SQLite.
- PHP 5 ha funzionalità native per la gestione di Web Services interoperabili che utilizzano SOAP.
- Sono state aggiunte funzioni di accesso a basso livello ai socket o ai flussi.
- È stato aggiunta la gestione completa delle eccezioni, molto simile a quella di Java.
Dove trovarlo
Il punto di partenza per cominciare con PHP5 è senza dubbio il sito istituzionale della community, in ogni caso in rete esistono centinaia di community che realizzano librerie di componenti e funzioni per risolvere qualsiasi tipo di problema.
Tanto per fare un po’ di auto-promozione vi propongo anche il mio libro Pocket PHP 5, pubblicato da Apogeo, che presenta tutti gli aspetti innovativi della nuova versione.