Se ti piace Angular, ti presento Ionic

Una buona alternativa per sviluppare applicazioni mobile

Lo sviluppo di applicazioni tramite framework moderni presenta numerosi vantaggi, una realtà ben nota nel panorama dell’ingegneria del software. Angular, per esempio, benché originariamente concepito come un framework web, si è evoluto per adattarsi efficacemente anche allo sviluppo mobile, soprattutto quando integrato con strumenti come Ionic.

Questa sinergia tra Angular e Ionic consente la realizzazione di applicazioni che si inseriscono a pieno titolo nella categoria delle app, pur non essendo sviluppate con un approccio completamente nativo. Le app native, che sono sviluppate specificamente per i sistemi operativi usando linguaggi come Java o Kotlin per Android e Swift per iOS, offrono prestazioni elevate e una profonda integrazione con l’hardware del dispositivo. Tuttavia, questo tipo di sviluppo richiede una vasta conoscenza di linguaggi di programmazione diversi e comporta costi elevati in termini di risorse e competenze tecniche. Al contrario, utilizzare framework come Angular in combinazione con piattaforme come Ionic permette di superare queste barriere, offrendo un’alternativa più flessibile e accessibile per lo sviluppo di applicazioni mobili, pur mantenendo un’ottima qualità e un’esperienza utente soddisfacente.

Il vantaggio di Ionic

Consideriamo un programmatore che abbia una solida esperienza in tutti e tre gli ambienti di sviluppo principali: Android, iOS e, fino a un certo punto, Windows Mobile. Anche avendo competenze in tutti e tre, è naturale che si sviluppi una preferenza o una skill per uno specifico ecosistema. Tuttavia, nel contesto dello sviluppo mobile, non è tanto la mera conoscenza del linguaggio a determinare il successo, quanto piuttosto la capacità di navigare e risolvere le sfide tecniche per ciascun ambiente. La profonda comprensione degli SDK specifici e la familiarità con gli IDE corrispondenti a ciascun sistema operativo diventano elementi cruciali.

Da un punto di vista più orientato al business, lo sviluppo nativo, pur essendo vantaggioso per alcune applicazioni, rappresenta un onere significativo in termini di costi e gestione delle risorse. Sviluppare separatamente per Android e iOS implica non solo la padronanza di linguaggi diversi, ma anche la necessità di gestire team di sviluppo e testing distinti per ciascuna piattaforma. In questo scenario, la scelta di Ionic come piattaforma di sviluppo offre numerosi vantaggi. Ionic permette agli sviluppatori di utilizzare un unico codice base per creare app sia per Android sia per iOS, tagliando significativamente i costi e semplificando la gestione del progetto.

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Ionic si distingue all’interno dello spettro delle soluzioni cross-platform per la sua integrazione nativa con Angular, uno dei più popolari e potenti framework web. Questa sinergia consente di sviluppare applicazioni mobili con un’esperienza utente che si avvicina molto a quella delle app native, utilizzando strumenti e linguaggi familiari agli sviluppatori web. La comunità attiva di Ionic e il suo ampio ecosistema di plugin contribuiscono a rendere la piattaforma ancora più versatile e potente.

Anche Ionic ha i suoi limiti

Nonostante questi vantaggi, ci sono casi in cui lo sviluppo nativo potrebbe essere la scelta migliore, come nello sviluppo di applicazioni che richiedono un’intensa elaborazione grafica o prestazioni al limite, come i giochi 3D. In questi scenari, le capacità innate dello sviluppo nativo in termini di accesso diretto all’hardware e ottimizzazione delle prestazioni possono essere decisive.

Tuttavia, per la maggior parte delle applicazioni, specialmente quelle orientate al business e al consumo generale, Ionic si presenta come una soluzione ottimale. Offre un equilibrio ideale tra prestazioni, efficienza di sviluppo e versatilità cross-platform. Con la sua capacità di fornire un’esperienza utente elevata e prestazioni competitive, Ionic emerge come una soluzione di primo piano, offrendo compatibilità con una vasta gamma di framework front-end e presentandosi come una scelta eccellente per lo sviluppo mobile moderno. Inoltre, la facilità di mantenimento e l’aggiornamento del codice con Ionic sono aspetti fondamentali che giocano a suo favore. La capacità di apportare modifiche e distribuirle contemporaneamente su più piattaforme riduce notevolmente il ciclo di sviluppo con molteplici benefici; aspetto particolarmente prezioso in ambito business.

In definitiva, Ionic non solo permette agli sviluppatori di creare app con un’interfaccia utente accattivante e funzionalità avanzate, ma fornisce anche un’architettura solida per lo sviluppo agile e flessibile. Mentre altre piattaforme come Flutter e React Native hanno i loro punti di forza e continuano a offrire opzioni valide per lo sviluppo cross-platform, Ionic si distingue per la sua integrazione perfetta con l’ecosistema web e per la sua comprovata affidabilità in una varietà di scenari di sviluppo mobile. Con una curva di apprendimento relativamente lieve per chi proviene dallo sviluppo web e una comunità di supporto robusta, Ionic rappresenta un investimento strategico per le aziende che mirano a costruire solide applicazioni mobili in modo efficiente e scalabile.

Che cos’è Ionic

L’uso di un framework mobile evita allo sviluppatore di conoscere nel dettaglio l’ambiente di sviluppo nativo. In termini di efficienza non è paragonabile a un’app nativa, ma si ottengono ugualmente ottimi risultati, tanto che un utilizzatore potrebbe non riuscire a distinguere la tipologia di sviluppo seguita. Qualche anno fa, accedere alla fotocamera, piuttosto che al giroscopio del dispositivo mobile in un’applicazione web, era un’impresa impossibile. Oggi, grazie a HTML5, si è in grado di interagire con i sensori di bordo con grande semplicità. La fetta di mercato che ha perso lo sviluppo mobile nativo è praticamente direttamente proporzionale al rapido sviluppo che hanno avuto i framework che si basano su HTML5 per lo sviluppo di app. Le tipologie di sviluppo mobile alternative a quello nativo, a cui continuo a fare riferimento, sono sostanzialmente due: sviluppo ibrido e progressive web. Ionic supporta anche lo sviluppo di PWA (progressive web app), che si stanno affermando come una soluzione efficace per fornire esperienze utente avanzate direttamente attraverso il browser, riducendo ulteriormente il divario tra le app native e quelle basate sul Web.

App ibride

Le app ibride rappresentano una soluzione intermedia ideale tra le app native e le applicazioni web. Queste vengono sviluppate utilizzando le comuni tecnologie web, come HTML5, CSS3 e JavaScript, e successivamente vengono incapsulate all’interno di un contenitore nativo. All’interno di questo contenitore, l’applicazione web è eseguita attraverso una webview, che non è altro che un’istanza del browser del sistema. Questo approccio permette di utilizzare la stessa tecnologia impiegata per lo sviluppo web, ma in un contesto mobile, assicurando una buona integrazione con il dispositivo utilizzato. Cordova, un progetto adottato dalla Apache Software Foundation nel 2012, ha svolto un ruolo fondamentale in questo processo, diventando lo standard de facto per lo sviluppo di applicazioni ibride per parecchio tempo. La sua struttura si basa su tre componenti principali: la webview per il rendering dell’applicazione web, i plugin per l’interazione con le funzionalità del dispositivo (come sensori, rete e storage) e l’accesso alle API del sistema operativo. Questi plugin possono essere specifici per una piattaforma o multipiattaforma, e vengono configurati durante la fase di compilazione dell’applicazione.

Tuttavia, Ionic ha ulteriormente evoluto il concetto di app ibrida. Sebbene utilizzi Cordova per l’accesso a funzionalità native, Ionic offre un framework più completo, con una migliore integrazione con Angular e altre tecnologie web moderne. Ionic supporta anche Capacitor, una nuova e valida alternativa a Cordova, che semplifica ulteriormente l’interazione con il sistema operativo e migliora le prestazioni generali dell’applicazione. Capacitor è stato creato dalla stessa Ionic Framework ed è diventato negli anni il nuovo standard nell’ecosistema Ionic. La combinazione di Ionic con queste tecnologie avanzate consente agli sviluppatori di creare app ibride che non solo funzionano su più piattaforme, ma che offrono anche un’esperienza utente simile a quella delle app native, grazie all’uso di interfacce utente intuitive e responsive. Ionic, estendendo le capacità di Cordova e abbracciando le nuove tecnologie web, ha reso lo sviluppo di app ibride più potente e flessibile.

Progressive web app

L’altra alternativa, a cui abbiamo già fatto riferimento, è rappresentata dalle progressive web app (PWA). Queste app, un concetto introdotto da uno sviluppatore Google, rappresentano un’evoluzione significativa nel campo mobile, costituendo un avanzamento naturale delle web app. Con web app si intende un’applicazione web facilmente accessibile attraverso un browser su un dispositivo mobile. Le PWA si basano sul principio del progressive enhancement che assicura una stretta correlazione tra le capacità di un browser e le funzionalità implementabili nell’app. Queste app offrono caratteristiche simili a quelle delle app native, fornendo un’esperienza utente che può risultare quasi indistinguibile. Le PWA sono reattive e, come le app native, dispongono di un file manifest che permette di definire i parametri di configurazione come nome, icona, descrizione e altri. Queste informazioni sono particolarmente importanti per l’integrazione dell’app nella home screen del dispositivo.

Home screen di Android.

Un tratto distintivo delle PWA è la loro capacità di essere installate direttamente sulla home screen di un dispositivo mobile da un URL web. Questa funzionalità elimina la necessità per l’utente di passare attraverso gli store di app, permettendo una maggiore facilità di accesso e aggiornamento. Quando un utente visita un sito web che è anche una PWA, può ricevere un invito ad aggiungere l’app alla home screen. Una volta accettato, l’icona dell’app appare sulla home screen, consentendo l’accesso immediato con un semplice tocco, proprio come per un’app nativa.

Questo approccio rivoluzionario alle installazioni delle app, combinato con la possibilità di funzionare offline grazie ai service worker, rende le PWA particolarmente attraenti. I service worker agiscono come intermediari tra il browser e la rete, consentendo la memorizzazione dei contenuti dell’applicazione per l’accesso offline, l’utilizzo di notifiche push e l’integrazione di sistemi di aggiornamento distribuiti. Sebbene questa tecnologia sia ancora in una fase di rapido sviluppo, ha già iniziato a ridefinire il modo in cui interagiamo con le applicazioni mobili.

Questa guida – aggiornata alla versione 17 – insegna l’utilizzo di Angular da un punto di vista teorico e pratico.

Ionic, il framework che abbiamo scelto, supporta pienamente lo sviluppo di PWA. Con le sue versioni più recenti, Ionic estende significativamente le prestazioni e la flessibilità rispetto al passato. L’integrazione stretta con Angular e il supporto per lo sviluppo in TypeScript portano benefici significativi, migliorando l’esperienza utente e la qualità complessiva delle app. Queste capacità avanzate rendono Ionic una scelta ideale per gli sviluppatori che desiderano sfruttare le opportunità offerte dalle PWA oltre che implementare app ibride e native.

Questo articolo richiama contenuti da Sviluppare applicazioni con Angular – nuova edizione aggiornata.

Immagine di apertura originale di Brooke Cagle su Unsplash.