L’information overload è qui per restare? E soprattutto, non starà raggiungendo proporzioni esagerate? Se lo chiede Tambu che, con il moltiplicarsi dei servizi pensa che il problema non sia tanto nella quantità di informazioni che ci colpisce ogni giorno, quanto piuttosto nella quantità dei servizi, che rende difficile capire che strumento usare per condividere un link, un pensiero, una foto. Riccardo Cambiassi gli fa eco concentrandosi però sui blog, che oggi sembrano uno strumento troppo lento rispetto ad altri.
Quel che è certo, è che siamo sempre dipendenti da Google: lo si vede dalla storia di Estragon, che sta cercando di recuperare i suoi dati. E allora ci si chiede, come fa Massimo Russo, se il successo di Mountain View arrivi più dalla mente alveare o da una sapiente gestione di tipo tradizionale.
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Una volta per tutte, Jeff Jarvis offre un utile vademecum di risposte alle classiche obiezioni sul mondo della Rete.
Agli utenti interessa davvero che le aziende interagiscano con loro nei social network? Secondo le osservazioni di Alessio Jacona la risposta è sì.
Recentemente è stato costruito il primo veicolo spaziale interamente privato. Paolo Attivissimo ne racconta la storia.