Home
Un collant al caffé e la cellulite se ne va

28 Settembre 2006

Un collant al caffé e la cellulite se ne va

di

Per combattere l’inestetismo più temuto, proposti collant corretti al caffè. Ma resisteranno alla concorrenza delle calze spray?

Se la presenza della cellulite vi crea ansia e stress, l’ultima cosa che potreste pensare è quella di prendervi un bel caffé per affrontare il problema. Eppure, secondo quando propone una importante azienda austriaca, proprio la caffeina potrebbe essere parte della soluzione – a condizione che questa non sia ingerita per via orale ma somministrata attraverso appositi collant.

Il sovversivo (per non dire sempre “rivoluzionario”) prodotto si basa sulla capacità della caffeina di incrementare il tasso metabolico della zona su cui è applicata – portando l’organismo a bruciare più grasso e consumando la cellulite presente. A questo scopo non è però utile rovesciarsi tazze di espresso bollente sulle cosce – il collant prodotto dalla Palmers è quindi realizzato con caffeina microincapsulata, che viene rilasciata in reazione al calore del corpo.

L’uso quotidiano della moka-calza porterebbe ad una riduzione del giro coscia di un paio di centimetri, contrastando inoltre il temuto aspetto della pelle a buccia d’arancia. Il benefico effetto del collant Slim Fit 20 dura per circa quattro lavaggi (se riuscite a far durare tanto il paio di collant) e tenendo conto che il pacco da tre è venduto a circa 40 euro, i conti economici si prospettano allettanti per il produttore, visto anche il notevole risparmio per il consumatore rispetto al laser militare da 600 milioni di dollari usato in funzione anticellulite di cui abbiamo parlato ad aprile.

Al di là del contenuto stimolante della calza, pare comunque che il prodotto sia di elevata qualità, robusto e molto contenitivo – almeno a sentire l’opinione della mia signora che, in fase di redazione dell’articolo, ho scoperto averli provati a mia insaputa (non se ne capisce il motivo, dato che la linea ufficiale del partito è che lei non è colpita da tale sintomatologia…).

La produzione è andata esaurita (ripartirà?)

Inevitabilmente, tutti e tutte ci domandiamo se il prodotto funzioni davvero. Il produttore, poco incline al masochismo, afferma ovviamente di sì, portando a supporto dati scientifici che dimostrerebbero un tasso di successo (in termini di riduzione del giro coscia) superiore al 70% (altre fonti parlano invece di percentuali non molto superiori al 30…); e anche i dati di vendita sembrerebbero particolarmente positivi con oltre 20.000 paia vendute in un anno e mezzo da un solo sito di e-commerce.

Se siete interessate potreste dunque desiderare di comprare i mirabolanti collant online, ma attenzione: dovrete mettervi in lista d’attesa e sperare in bene. A quanto pare, al momento di chiudere l’articolo, l’intera produzione è andata esaurita e si sta cercando di capire se sia economicamente ragionevole produrne un’altra partita. Dato che il lotto minimo di produzione è di 10.000 paia, il sito di cui sopra sta dunque raccogliendo le prenotazioni online. Se abbastanza donne richiederanno l’ormai indispensabile caffeinatore indossabile, si rimetteranno in moto le macchine austriache per riportare all’umanità il prodotto.

Resta da vedere se il grande mercato nel lungo periodo riuscirà a capire e ad adottare stabilmente la calza eccitante – dopo le dubbie esperienze dei jeans, pantaloni e gonne anticellulite al retinolo e chitosano proposti negli UK da Miss Sixty. Ed in un contesto dove fioccano le poco collaborative dichiarazioni di molti medici esperti nel campo, che si arroccano su posizioni non molto marketing-oriented (come ad esempio affermare che l’unica soluzione alla cellulite sia una dieta sana e rassegnarsi a soffrire in palestra a giorni alterni).

Collant impregnati o calze spruzzabili?

Quello dei collant che erogano sostanze cosmeticopalliative (come estratto d’alghe o aloe vera) appare comunque un trend in potenziale crescita – come nuovo metodo per erogare in modo semplice le sostanze di cui le vostre parti inferiori non possono più fare a meno. O per erogare, in modo semplice, nuovi profitti alle aziende del settore calzificio-cosmetico.

Il rischio è però che in questo processo, resti il cosmetico e sparisca la calza: sono infatti già disponibili le calze spray – bombolette che diffondono sulle vostre gambe una sorta di pittura che tinge la gamba e copre le imperfezioni. A questo tipo di prodotto sarà poi facilissimo aggiungere qualsiasi genere di additivo cosmetico o curativo – e nuovi spazi di espressione si apriranno per gli amici graffitari (solo loro potranno infatti riprodurre sulle vostre gambe l’effetto calza a rete).

In attesa comunque che cappuccino, marocchino o qualche altro anticellulitico entri nella bomboletta, tenetevi caro il collant made in Austria. E se le microcapsule di caffeina vi renderanno, per effetto transcutaneo, troppo nervose (o causeranno palpitazioni cardiache al fidanzato dalle manilunghe), non vi preoccupate: senza dubbio a breve termine qualcuno proporrà dei collant alla camomilla per contrastare, a giorni alterni, l’indesiderato effetto neurotonico dei collant austriaci.

Iscriviti alla newsletter

Novità, promozioni e approfondimenti per imparare sempre qualcosa di nuovo

Gli argomenti che mi interessano:
Iscrivendomi dichiaro di aver preso visione dell’Informativa fornita ai sensi dell'art. 13 e 14 del Regolamento Europeo EU 679/2016.