Chiunque sviluppi applicazioni mobili ha avuto il problema di realizzare una stessa applicazione sia per la piattaforma Android che per iOS (e spesso anche Blackberry).
Spesso però le specifiche funzionali ed il wireframe (le schermate e la navigazione per intenderci) vengono fornite dal cliente solamente nella versione per iPhone attraverso uno strumento che si chiama Balsamiq Mockups, o simili. Per quello che riguarda la versione Android, il più delle volte si viene rimandati alla documentazione per iPhone.
A mio parere si tratta di un errore in quanto iOS ed Android sono piattaforme diverse i cui componenti grafici e modalità di interazione sono diversi. Un utente abituato ad utilizzare un dispositivo Android non è abituato ad una modalità di interazione tipica di una applicazione iPhone e, lo dice la stessa documentazione di iPhone, l’esperienza dell’utente è la prima priorità:
It’s essential to keep the user experience uppermost in your mind as you design every aspect of your app, from the way you enable a task, to the way your app starts and stops, to the way you use a button.
Un caso eclatante in materia è la presenza di un tasto software Indietro anche nella versione Android, quando la piattaforma stessa prevede questa funzione attraverso un tasto fisico o virtuale. Ovviamente realizzare due versioni costa quasi il doppio che crearne una, per cui spesso ci si rifugia in soluzioni come PhoneGap o Titanium e altre, che rendono le applicazioni tutte uguali oltre che avere spesso problemi di performance.
Ogni piattaforma ha i propri pattern di interfaccia utente ed è quindi bene utilizzarli, in quanto frutto di studi di usabilità sulla base di quelle che sono le caratteristiche specifiche di ciascun ambiente.