Le recenti feste natalizie sono state per molti italiani l’occasione giusta per aggiornare il proprio telefono cellulare, un po’ a causa della ricerca di nuove funzionalità e un po’ perché l’italiano medio difficilmente resiste alla tentazione di sfoggiare l’apparecchio tecnologico più recente e più performante.
Se a questo si aggiunge che l’offerta di mercato sui cellulari ormai è orientata per la grande maggioranza su apparecchi dotati della possibilità di navigare sui siti Wap, è comprensibile capire perché il numero di telefonini Wap in Italia stia crescendo a vista d’occhio.
É lecito chiedersi allora quale sia la conoscenza, per l’utenza media di questi apparecchi, del misterioso mondo Wap.
I media ci spacciano il Wap (mentendo e sapendo di mentire) come “Internet sul telefonino”, cosa che oltre ad essere imprecisa è certamente anche tendenziosa, con il preciso obiettivo di invogliare gli utenti ad acquistare prodotti che, almeno per il momento, non hanno ancora un reale bacino di servizi da utilizzare.
La navigazione su Internet come la si intende tradizionalmente, è infatti impossibile da realizzare con un dispositivo palmare, non certamente per motivi tecnologici, ma piuttosto per motivi pratici.
Come si può pretendere, per esempio, di cercare dei contenuti su un motore di ricerca utilizzando dispositivi con display che quando va bene raggiungono i 3/4 pollici?
Certo questo non è accettabile.
La tecnologia Wap è ben altro, essa deve permettere senza problemi la ricerca di informazioni utilizzando terminali molto piccoli e con tastiere che solo in rare occasioni sono migliori di quelle a dodici tasti dei telefoni cellulari.
Inoltre, per il momento, finché si utilizzerà il protocollo GSM, la banda trasmissiva sarà davvero molto limitata, e questo inciderà negativamente sul Wap stesso in quanto l’utente si troverà ad attendere parecchi secondi per avere poche righe di informazioni e, poiché la tariffazione utilizzata dagli operatori italiani è a tempo, l’utente si troverà a spendere soldi aggiuntivi per una lentezza di cui lui stesso già si lamenta.
Se infatti può essere accettabile attendere qualche secondo per ottenere informazioni gratuite, è davvero molto fastidioso attendere sapendo che più si attende più si paga.
Purtroppo questo scenario non cambierà almeno fino a quando si utilizzerà il protocollo GSM per la trasmissione delle informazioni.
Ma quanto costa con precisione una navigazione Wap?
Naturalmente non esiste una risposta semplice a questa domanda, tutto dipende dall’operatore e dal piano telefonico utilizzati, inoltre c’è differenza se si naviga con schede in abbonamento oppure ricaricabili, vediamo di fare una panoramica dei singoli gestori e delle loro alternative.
I gestori abilitati a fornire comunicazione Wap sono ovviamente gli stessi che forniscono connettività mobile attraverso la rete GSM, ossia TIM, Omnitel, Wind e Blu, vediamo di analizzare in dettaglio le offerte.
TIM
Abbonamenti: 190 Lire + Iva al minuto con scatto alla risposta di lire 200 + Iva
Ricaricabili: 190 Lire + Iva al minuto con scatto alla risposta di lire 200 + Iva
Omnitel
Abbonamenti: 200 lire + Iva di scatto alla risposta + conteggio a sec per gli scatti successivi con un addebito di lire 195 lire + Iva al minuto.
Ricaricabili: 195 Lire al minuto + scatto alla risposta di 167 Lire (+ Iva).
Wind
Abbonamenti: 4 lire al secondo (IVA inclusa) senza scatti alla risposta.
Ricaricabili: 4 lire al secondo senza scatti alla risposta (IVA inclusa).
Blu
Abbonamenti: 150 lire/min + Iva con scatto alla risposta di 250 lire + Iva
Ricaricabili: 150 lire/min + Iva con scatto alla risposta di 250 lire + Iva
Come si può vedere le tariffe Wap soffrono degli stessi problemi di interpretazione che affliggono le tariffe telefoniche sia per la rete fissa che per la rete mobile. E’ molto difficile infatti, leggendo i costi offerti dai vari operatori, percepire quale sia la tariffa migliore, anche perché, come per le tariffe telefoniche tradizionali, non esiste una tariffa migliore in senso assoluto, ma piuttosto ogni utilizzatore del servizio deve cercare la tariffa che meglio si adatta alle proprie esigenze.
Per poter quantificare con buona approssimazione il costo di una navigazione Wap, possiamo provare a fare qualche esempio di utilizzo stimando un certo tempo per eseguire alcune operazioni di base.
I costi indicati sono calcolati includendo lo scatto alla risposta ove necessario e senza tener conto, per le carte ricaricabili, dell’eventuale costo dell’operazione di ricarica.
Lettura e-mail: tempo stimato 2 minuti
Operatore |
Piano |
Prezzo Iva esclusa |
Prezzo Iva inclusa |
Tim |
abbonamento |
L. 580 |
L. 696 |
Tim |
ricaricabile |
L. 580 |
L. 696 |
Omnitel |
abbonamento |
L. 590 |
L. 708 |
Omnitel |
ricaricabile |
L. 557 |
L. 668 |
Wind |
abbonamento |
non applicabile |
L. 480 |
Wind |
ricaricabile |
non applicabile |
L. 480 |
Blu |
abbonamento |
L. 550 |
L. 660 |
Blu |
ricaricabile |
L. 550 |
L. 660 |
Scrittura e-mail: tempo stimato 3 minuti
Operatore |
Piano |
Prezzo Iva esclusa |
Prezzo Iva inclusa |
Tim |
abbonamento |
L. 770 |
L. 924 |
Tim |
ricaricabile |
L. 770 |
L. 924 |
Omnitel |
abbonamento |
L. 785 |
L. 942 |
Omnitel |
ricaricabile |
L. 752 |
L. 902 |
Wind |
abbonamento |
non applicabile |
L. 720 |
Wind |
ricaricabile |
non applicabile |
L. 720 |
Blu |
abbonamento |
L. 750 |
L. 840 |
Blu |
ricaricabile |
L. 750 |
L. 840 |
Ricerca e navigazione: tempo stimato 8 minuti
Operatore |
Piano |
Prezzo Iva esclusa |
Prezzo Iva inclusa |
Tim |
abbonamento |
L. 1720 |
L. 2064 |
Tim |
ricaricabile |
L. 1720 |
L. 2064 |
Omnitel |
abbonamento |
L. 1760 |
L. 2112 |
Omnitel |
ricaricabile |
L. 1727 |
L. 2072 |
Wind |
abbonamento |
non applicabile |
L. 1920 |
Wind |
ricaricabile |
non applicabile |
L. 1920 |
Blu |
abbonamento |
L. 1450 |
L. 1740 |
Blu |
ricaricabile |
L. 1450 |
L. 1740 |
In un universo così intricato ognuno può trovare la soluzione migliore per le proprie esigenze, certo è che, in ogni caso, tariffe di questo genere non facilitano il decollo di una tecnologia quale quella Wap che già di per se soffre di difetti di gioventù e di mancanza di servizi.
In effetti il problema è assimilabile al solito cane che si morde la coda, finché ci saranno tariffe alte e lentezza di collegamento dovuto alla limitazione della banda GSM, gli utenti, e quindi gli investitori nella tecnologia, saranno sempre pochi. Di conseguenza i margini di business per le aziende che offrono connettività dovranno essere alti a causa del basso numero di utenti e questo manterrà le tariffe alte.
In realtà il problema può essere aggirato, almeno parzialmente, accontentandosi di navigare sulla rete Wap per 5 minuti al giorno (15 dopo una registrazione gratuita) ed utilizzando un Mip (Mobile Internet Provider) della tipologia di Scrokko.com http://www.scrokko.com , un servizio italiano che offre la connessione gratuita alla rete Wap attraverso un numero verde.
Il business dei Mip di questo tipo è dato dalla presenza, all’interno delle pagine Wap nelle quali naviga l’utente, di piccoli banner pubblicitari.
Ci auguriamo che iniziative di questo tipo raggiungano gli obiettivi di business prefissati, in modo da prendere piede. Questo permetterebbe alla tecnologia Wap di aumentare il numero di utenti e di conseguenza innescare un circolo virtuoso in grado, anche, di far abbassare le tariffe ai gestori telefonici.
Solo così si potrà creare l’utenza fidelizzata che successivamente passerà senza troppi traumi a GPRS, EDGE ed infine UMTS.