Home

Roberto Venturini

Roberto Venturini
  • Pensieri pericolosi dentro la casa di vetro Articolo

    Pensieri pericolosi dentro la casa di vetro

    (Pubblicato il 01 Ottobre 2010) Usare avventatamente Facebook, ad esempio per sostenere che i disabili dovrebbero essere gettati dalla Rupe Tarpea, può costituire un suicidio sociale con effetti a lungo termine. Da un caso specifico, una riflessione sul potere e i rischi dei social network
  • Tv interattiva? Bastano le orecchie dell’iPad Articolo

    Tv interattiva? Bastano le orecchie dell’iPad

    (Pubblicato il 23 Settembre 2010) Il televisore che interagisce con lo spettatore, un'idea che non vuol saperne di morire. Da anni. Forse oggi si è capito perché: si cercava di rendere intelligente un tubo stupido, invece di affiancargli uno schermo intelligente (e con l'udito fino)
  • Il digital divide e la schizofrenia dei brand Articolo

    Il digital divide e la schizofrenia dei brand

    (Pubblicato il 17 Settembre 2010) Il fatto che non tutti abbiano internet e che la comunicazione online e offline sia radicalmente differente rischia di mettere in difficoltà le grandi marche, quelle col target più trasversale
  • Twitter e il customer care: il caso Best Buy Articolo

    Twitter e il customer care: il caso Best Buy

    (Pubblicato il 09 Settembre 2010) Si sta cominciando a capire che i social software hanno un grande potenziale non solo nel campo della comunicazione, ma anche nell'assistenza al cliente. Facendo marketing in modo concreto ed efficace
  • Stiamo cablando una casa di vetro? Articolo

    Stiamo cablando una casa di vetro?

    (Pubblicato il 02 Settembre 2010) Saremo obbligati dalla pressione sociale a essere trasparenti, sempre e comunque? E questo non ci porterà, sui social media, a recitare sofisticate commedie per nascondere la nostra (talvolta discutibile) realtà?
  • Fate studiare internet dai banchi di scuola Articolo

    Fate studiare internet dai banchi di scuola

    (Pubblicato il 30 Luglio 2010) Che si facciano affari, o semplicemente si viva, tutti dovrebbero essere preparati all'uso consapevole della rete, fin da piccoli. Ma se si prende questa strada le conseguenze sono imprevedibili
  • Facebook, è tutta una questione di teste Articolo

    Facebook, è tutta una questione di teste

    (Pubblicato il 23 Luglio 2010) Il social network acquisisce Nextstop, un sito di raccomandazioni per i viaggiatori. Ma non è il servizio in sé che interessa loro, il valore aggiunto sono l'esperienza e il cervello
  • La nuova new economy: pagare per lavorare Articolo

    La nuova new economy: pagare per lavorare

    (Pubblicato il 12 Luglio 2010) La collaborazione con i clienti, la condivisione, il gusto per il gratuito, d'accordo. Ma se la freeconomy viene manipolata, cominciano i paradossi - e potrebbero non piacerci
  • Radioamatori, ma con internet e l’iPad Articolo

    Radioamatori, ma con internet e l’iPad

    (Pubblicato il 02 Luglio 2010) Essere un radioamatore CB non era poi così diverso rispetto all'essere in un social network. Tilimi ci permette di rivivere quel modo di socializzare senza radio e senza antenne
  • La pubblicità che ci andiamo a cercare Articolo

    La pubblicità che ci andiamo a cercare

    (Pubblicato il 25 Giugno 2010) Il diffondersi di network e giochi come Foursquare o Gowalla apre la porta a una nuova stagione per il marketing geolocalizzato sui dispositivi mobili, che finalmente potrebbe trovare il modo di decollare sul serio
  • Facebook e gli altri, un pericolo per le aziende Articolo

    Facebook e gli altri, un pericolo per le aziende

    (Pubblicato il 18 Giugno 2010) Social media? Lasciate stare. Sono come il calabrone, che la scienza ha dimostrato è impossibile che voli. Ma al calabrone qualcuno l’ha detto?
  • Internet, l’azienda e l’illusione del controllo Articolo

    Internet, l’azienda e l’illusione del controllo

    (Pubblicato il 11 Giugno 2010) In fondo è sempre la stessa storia: di fronte a una novità cerchiamo sempre di controllarla. Ma le applicazioni di internet, per la comunicazione, non sono proprio i posti più adatti per ragionare in termini di pianificazione