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Certificazioni indipendenti

27 Febbraio 2001

Certificazioni indipendenti

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Esistono aziende indipendenti, non legate cioè strettamente al mercato tecnologico, che forniscono la possibilità di ottenere certificazioni indipendenti su tutte le materie normalmente certificate direttamente dai produttori di tecnologia

Il lavoro nel mondo dell’Information Tecnology sta vivendo un’era di grande fermento. Internet è una realtà consolidata e le aziende vogliono farne parte. Un’attività commerciale o produttiva senza una presenza su Internet non si presenta con un buon biglietto da visita verso il mercato.

Ecco quindi che le aziende hanno la necessità di trovare velocemente persone collaborative e preparate, perché il successo di un’azienda è legato a doppio filo, da sempre, alla capacità personale e professionale delle persone che vi lavorano.

La realtà tecnologica, però, è spesso troppo variegata e se è ancora possibile effettuare una selezione su criteri personali e d’esperienza, lo è molto meno se si tratta di valutare con attenzione e precisione la competenza e la qualità tecnica di una persona.

Da qualche anno le grandi aziende del mondo dell’informatica, Microsoft in testa, hanno ideato un meccanismo sufficientemente obiettivo per “garantire” la capacità tecnica oggettiva e la preparazione di una persona in un’area ristretta di competenze: la Certificazione.

Il percorso di certificazione, così come lo intende Microsoft, assomiglia ad un vero e proprio percorso formativo sullo stile di quello universitario, basato su una serie di esami, alcuni obbligatori ed altri a scelta, che portano il professionista dell’IT a raggiungere un certo grado di competenza e specializzazione.

Il business di quest’operazione è ovviamente molteplice: in primo luogo si cerca di fornire alle aziende, del personale molto preparato e qualificato, in modo faccia bella figura e che porti alto il logo dell’azienda che ha fornito la preparazione e la certificazione.
In secondo luogo le figure professionali dotate di elevata competenza e professionalità sono destinate a risolvere i problemi che affliggono gli utenti tradizionali, dimostrando quindi che il sistema in sé non ha problemi, ma che necessita soltanto di persone qualificate per la sua gestione.

Per fare un esempio: un buon amministratore di sistema, pluricertificato nell’amministrazione di una certa tipologia di sistemi operativi, sarà in grado di configurare in maniera ottimale una rete con tale tecnologia, in modo che il sistema sia stabile, performante e sicuro. Quello che l’utente finale percepirà sarà che il professionista è competente e preparato (e quindi è giusto che sia pagato bene) e che il sistema è stabile e performante. Si ottiene così una pubblicità indotta che ha l’effetto collaterale di fidelizzare il cliente verso il sistema oltre che verso il professionista.

Alcune grandi aziende che offrono certificazioni riferite alle proprie tecnologie, attraverso appositi centri di formazione autorizzati, sono: Microsoft, Cisco Systems, Novell, Lotus, SCO, Digital, Apple, AT&T, Bay Networks, Sun Microsystem.

Accanto al business aziendale sopra descritto, c’è anche un enorme indotto di aziende che offrono corsi di preparazione, libri, manuali, tutorial, prove d’esame ed infine, le possibilità di effettuare il test per la certificazione all’interno delle proprie strutture, garantendo serietà e trasparenza nei confronti delle aziende e dei professionisti che si sottopongono agli esami.
Questo tipo di approccio al problema delle competenze e della professionalità, sebbene discutibile dal punto di vista della valutazione, gli esami sono, infatti, dei semplici test, ha anche un altro aspetto negativo: il costo. Indipendentemente, infatti, dal tipo di formazione che il professionista intende seguire, al termine dovrà necessariamente sottoporsi al test, pagando la quota di iscrizione che in genere non è mai troppo bassa.

Esistono però aziende indipendenti, non legate cioè strettamente al mercato tecnologico, che forniscono la possibilità di ottenere certificazioni indipendenti su tutte le materie normalmente certificate direttamente dai produttori di tecnologia.

Una per tutte, forse la più famosa ed interessante, è la Brainbench che fornisce ad oggi la possibilità di certificarsi in 338 materie differenti, ci sono moltissimi sistemi Microsoft, molti linguaggi di programmazione, le lingue straniere, i sistemi operativi ed un po’ di tutto quello che ha a che fare con l’informatica.

Per ottenere una certificazione con Brainbench è sufficiente effettuare una registrazione gratuita, effettuare il log-in, scegliere il test e sostenere l’esame online.

Una volta passato l’esame si otterrà la certificazione in quella particolare materia e, nel giro di qualche settimana, si riceverà per posta a casa propria l’attestato da appendere alla parete. Tutto questo gratuitamente, non si pagano nemmeno il costo del certificato o le spese di spedizione.
Inoltre Brainbench vi permette anche di avere il vostro “Transcript” (la lista di tutte le certificazioni ottenute) interamente personalizzabile direttamente online ed un link al vostro Transcript da aggiungere al vostro curriculum o alla vostra Home Page.

Il business di questa filosofia sta nel fatto che l’utente, mentre riceve sul suo PC una domanda alla volta ed ha un certo periodo di tempo per rispondere, riceve anche un bel paio di banner pubblicitari, linfa vitale di tutte le operazioni gratuite sulla rete.
Ma questo tipo di certificazioni garantisce davvero la preparazione di chi sostiene la prova d’esame? Si e no.

Chiaramente, essendo un esame online, sostenibile con comodo a casa propria, non c’è modo di sapere se l’esame è stato fatto proprio dalla persona indicata oppure no, potenzialmente potremmo ottenere una certificazione anche se siamo totalmente ignoranti della materia, è sufficiente che l’esame lo sostenga qualcun altro per noi. In realtà tutto ciò è abbastanza inutile visto che la certificazione dovrebbe servire a garantire la nostra preparazione. Se si bara per ottenere un lavoro, prima o poi è probabile che qualcuno se ne accorga.

Viceversa gli esami di certificazione indipendenti devono per forza di cose essere più difficili di quelli “ufficiali”, perché devono garantire che il livello di certificazione offerto sia più selezionato di quello ufficiale, è un valore aggiunto che le aziende tendono a non sottovalutare.

Passare gli esami è possibile, ma certamente non banale. In ogni caso può essere un buon punto di partenza per prendere dimestichezza con gli esami di certificazione “tradizionali” che, essendo a pagamento, in caso di bocciatura hanno anche tristi effetti collaterali sul portafogli.

L'autore

  • Massimo Canducci
    Massimo Canducci vanta oltre 25 anni di esperienza nel campo dell'innovazione e della digital transformation ed è Chief Innovation Officer per Engineering Ingegneria Informatica. È docente alla Singularity University, l'Università di Torino e l'Università di Pavia, e insegna in master MBA.

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