Secondo uno studio di Fletcher Research condotto su 40.000 abbonati a Internet nel territorio nazionale, entro fine anno in Inghilterra ci saranno 12,5 milioni di utenti adulti. Di questi, già oggi i due terzi che si collegano da casa non pagano alcun abbonamento ai provider. Il più gettonato è Freeserve che assorbe il 31 per cento del totale, seguito da BT Click Free (14 per cento) e AOL UK, (9 per cento). A scalare le quote di abbonati ai provider a pagamento: BT Internet, CompuServe e Virgin raggiungono il 7 per cento ciascuno, Demon Internet e TescoNet il 5 per cento, MSN il 4 per cento.
Dal canto loro, gli irlandesi online toccheranno quota 830.000 entro la fine del 2001, mentre per quest’anno si assesteranno poco oltre il mezzo milione di unità. Lo rileva una ricerca di Amrach Consulting, che stabilisce la cifra di 600.000 utenti (da raggiungere presumibilmente nell’autunno del prossimo anno) come massa critica per avviare una proficua economia basata sul commercio elettronico all’interno del territorio irlandese.