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Ebook, le filiere europee a confronto a Milano

27 Gennaio 2011

Ebook, le filiere europee a confronto a Milano

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Debutta giovedì un nuovo evento dedicato all’editoria digitale, particolarmente attento alle esperienze internazionali del settore. Ne parliamo con Marco Ghezzi, che con Marco Ferrario è l’ideatore.

Marco Ghezzi è fondatore di BookRepublic e ideatore insieme a Marco Ferrario di IFBOOKTHEN,  conferenza internazionale dedicata al futuro dell’editoria in programma a Milano il 3 febbraio prossimo. A Ghezzi, Chief Disorder Maker at BookRepublic nella sua stessa definizione, abbiamo chiesto di raccontare le peculiarità di questo nuovo evento e di condividere la sua visione sul giovane mercato dei libri digitali.  «Con IFBOOKTHEN vogliamo offrire una visione internazionale dei cambiamenti in atto nel mondo dell’editoria. Crediamo che la partenza, pressoché in simultanea, del mercato degli ebook in diversi paesi europei renda le singole esperienze comuni e confrontabili e che tali esperienze vadano messe a paragone con ciò che è già altrove».

Perché avete scelto Milano?

A Milano si concentra la maggior parte degli attori della filiera italiana del libro. E a Milano, possiamo contare su collaborazioni che ci consentono di ampliare l’impatto del nostro evento. Un esempio per tutti è la partecipazione di Peter Brantley, il giorno successivo a Meet The Media Guru alla Mediateca Santa Teresa.

Chi, tra gli speaker in scaletta, sei ansioso di ascoltare? Perché?

Sono molto curioso di assistere allo speech di Adaptive Path, e di incontrare gli amici europei del Panel di distributori digitali che abbiamo organizzato.

Quali ritieni essere le caratteristiche peculiari del mercato editoriale italiano dell’era digitale, sia in termini di opportunità che di debolezze?

La frammentazione mi pare la peculiarità principale del mercato. Non esiste un “dominatore” della scena ebook come accade negli Stati Uniti o in Inghilterra. In questo siamo molto simili ai nostri vicini europei, con un mercato appena agli inizi e molti diversi attori che si affacciano sulla scena. I dati che emergeranno dal Panel europeo saranno molto interessanti in tal senso.

Il settore editoriale è in grande cambiamento. Quali conseguenze avranno le trasformazioni in atto sulla filiera produttiva?

Enormi? Un vecchio adagio del mondo editoriale americano recita: «publishing is a distribution business». «Distribuire», nel mondo digitale, assume un significato e una rilevanza diversi. Credo che questo slittamento costringerà tutta la filiera a ripensarsi, sia in termini organizzativi che in termini di distribuzione del valore lungo di essa.

In che modo i Drm possono impattare sulla distribuzione dei contenuti? Quale politica consiglieresti a un editore in tal senso?

Noi in BookRepublic abbiamo da subito sposato la causa del Social Drm (o watermark), un sistema di protezione che responsabilizza il lettore, senza limitare le sue libertà nell’uso dei libri che ha acquistato. Forme di Drm più restrittive, ancorché inutili per la protezione dei contenuti perché facilmente aggirabili, rendono molto spesso “difficile” il compito di chi vuole leggere ebook e di certo non aiutano lo sviluppo del mercato.

Quali caratteristiche, rispetto al tradizionale libro di carta, deve avere un ebook per essere considerato un buon prodotto?

Deve essere realizzato con la stessa cura con cui si realizzano i libri di carta, cercando di sfruttare al meglio le peculiarità dei device elettronici sui quali viene letto.

Il prezzo è uno dei fattori su cui il dibattito ha assunto i toni più accesi. Quali fattori devono essere tenuti presenti nel valutare il prezzo di un ebook?

Dal punto di vista dell’editore è necessario cominciare a pensare che esclusi alcuni titoli e autori di grande richiamo, ogni ebook vive in un mondo di prodotti a concorrenza diretta, all’interno del quale il prezzo è una leva di scelta molto più importante del passato.

Attualmente la maggior parte degli ebook somiglia alla propria controparte cartacea, ma le possibilità offerte dall’interattività e dalla multimedialità potrebbero ben presto trasformare il prodotto-libro. Che cosa pensi degli enhanced book e in che modo pensi potranno cambiare le abitudini dei lettori?

Difficile rispondere. Io, e credo anche molti altri delle “nostre” generazioni, siamo ancora legati al concetto di lettura lineare, ed al momento gli ebook sono una riproposizione con altri mezzi di questo concetto.

Ebook, ma anche applicazioni (per iOS o Android). Cosa ne pensi?

Tutto il bene possibile? Le App realizzate a partire da contenuti editoriali rappresentano una delle sfide più interessanti per gli editori, e per ricollegarmi a una domanda precedente, le professionalità in gioco per realizzarle dovranno cambiare e adattarsi.

Gli ereader si stanno moltiplicando e la compatibilità tra i dispositivi, formati e sistemi di protezione non rende ai lettori la vita facile. Quali consigli daresti a chi vuole acquistare un ereader?

L’unico suggerimento che mi sento di dare è legato alla peculiarità della nostra offerta editoriale, in cui i principali editori propongono titoli protetti con Adobe DRM: scegliere un reader che consenta di leggere anche ebook con questa protezione.

Come impattano le caratteristiche dei diversi device e motori di rendering nella realizzazione del prodotto editoriale?

Purtroppo l’impatto è notevole. In BookRepublic, abbiamo scoperto che se pur esiste uno standard condiviso per gli ebook, cioè l’epub, ogni device sembra interpretarlo a proprio modo. Trovare un minimo comune denominatore tra tutti questi device è stata ed è una delle peculiarità del lavoro che facciamo in BookRepublic.

Su quale device preferisci leggere ebook?

iPad, direi. Ho anche un Kindle, ma per questioni di comodità mi porto in giro solo il tablet Apple.

Un ultima domanda: qual è il primo ebook che hai acquistato?

In tempi recenti, dal lancio di BookRepublic, Patria, di Enrico Deaglio, pubblicato da Il Saggiatore.

L'autore

  • Fabio Brivio
    Fabio Brivio, classe 1972, laurea in Storia Medievale e master in Informatica e Comunicazione, crede nella sinergia tra scienze umane e tecnologia. È responsabile per l’Editoria, la Formazione e il Web in Apogeo, editore del gruppo Feltrinelli specializzato in manualistica e saggistica tecnica e professionale. Si interessa di tatuaggi ed è affascinato dal significato dei segni. Quando può, cammina lungo antiche vie. Vive tra Milano e Bologna.

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