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Fuoco incrociato su Bill Gates

15 Settembre 1999

Fuoco incrociato su Bill Gates

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Nonostante le ventilate voglie di Casa Bianca, Gates si trova ad affrontare un fuoco incrociato sempre più intenso dal mondo informatico statunitense. La fine di Microsoft è vicina?

Se non riusciranno ad affondare Microsoft con una causa, sembra chiara l’intenzione di assediarla progressivamente e prenderla così per fame. La lista d’attesa degli accusatori si fa sempre più lunga e ad ogni causa potenzialmente conclusa gli avvocati di Redmond devono prepararsi a ricominciare con un altro aggressore. E questi sono uno più potente dell’altro.

In questi anni sembra che Microsoft abbia più nemici di qualsiasi altra azienda del mondo. I crimini disseppelliti contro Microsoft hanno una retroattività prossima a quella dell’omicidio Calabresi. L’ultima, la cui fondatezza é stata riconosciuta dal giudice federale di Salt Lake City, risale al DOS. I tre giovani fondatori di Microsoft furono a suo tempo accusati di avere trafugato a piene mani il Dr. DOS di allora assieme ad altri OS per il sistema operativo dei PC IBM. Caldera, che ha rilevato da Digital Research questo sistema, oggi accusa Gates di avere cercato di dissuadere i costruttori dall’utilizzare Dr-DOS.

Gli altri pretendenti all’accusa non sono nomi da poco. Larry Ellison di Oracle, arcinemico di Gates, sta per accusare Microsoft di sabotaggio dei “suoi” Network Computer, in particolare della serie Shark frutto di un accordo fra Oracle e Digital. Per combattere questa alleanza Microsoft avrebbe minacciato di chiudere la collaborazione con Digital (vincolata per i suoi Alpha allo sviluppo di NT Windows).

E mentre la faccenda delle DLL con funzioni nascoste prive di autentiche finalità, ma in grado di disturbare lo sviluppo di applicazioni concorrenti, va avanti, si profila la possibilità che il turno successivo tocchi a IBM. Fonti di Big Blue riferiscono le minacce di non rendere disponibile Windows 95 per i sistemi IBM se questa non avesse ridotto o sospeso lo sviluppo di prodotti concorrenti, come OS/2 Warp o Smartsuite e Notes.

C’é chi dice che IBM, rispetto ai 40 milioni di dollari del ’95, ne abbia pagati nel ’98 ben 440. Di questo passo é evidente che il sostegno dato a BeOS e, soprattutto negli ultimi tempi a Linux, da diversi costruttori, sia un altro tentativo di sbarazzarsi della scomoda accentratrice. In attesa che altri pretendenti (alcuni ventilano la candidatura anche di Novel) entrino in lizza, quella degli avvocati sembra diventare una delle voci di bilancio più pesanti di Microsoft e nello stesso tempo una voce che si prenota per il budget di tutto il prossimo decennio.

Stando così le cose c’é chi ipotizza che la sola reale conseguenza sia l’aumento dei prezzi del software. E non solo quello di Microsoft, visto che a ipotecare il futuro dell’Open Source, Red Hat, il primo e principale distributore di una versione commercializzabile di Linux da poco quotato in Borsa, ha deciso di diffondere il programma utilizzando esclusivamente canali commerciali tradizionali.

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