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«Riportiamo l’e-commerce per la strada»

12 Marzo 2007

«Riportiamo l’e-commerce per la strada»

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Dalle vetrine alla Rete, e ora di nuovo in vetrina. Una catena di negozi parte da Cattolica per replicare un'idea che negli Stati Uniti è già un successo: assistere chi cerca e chi offre merci su eBay, mettendo a disposizione esperienza e trucchi del mestiere. Un modello di business tra online e offline

Guardando ai processi di compravendita online, possiamo dire che il mondo dei navigatori si divide in chi ha già comprato o venduto qualcosa su eBay, e chi invece non lo ha mai fatto. I motivi per non entrare nel mondo delle aste online sono tanti, e ben noti anche a chi l’esperienza l’ha fatta: occorre star dietro alle offerte, avere la pazienza di rispondere alle domande dei potenziali acquirenti, impacchettare e spedire il prodotto (dal punto di vista dei venditori); bisogna fidarsi di una foto, non si sa bene come pagare, conviene star dietro a tutti i commenti su un venditore per vedere se tutti si sono trovati bene (dal punto di vista dei compratori).

Vendilo prova a risolvere questi dubbi, tagliando di netto il nodo gordiano della diffidenza tipica di chi fiuta l’affare ma non vuole rischi. Il progetto nasce da un’idea dei due soci fondatori, Antonio Savioli e Nicolas Zavoli (entrambi sotto i trent’anni). Il loro negozio di Cattolica, il primo in Italia, apre nell’ottobre del 2006. Da allora, il successo è in costante crescita. Vendilo è un vero e proprio negozio, dove i commessi forniscono assistenza alla vendita su eBay. I romagnoli più curiosi hanno cominciato da subito a portare gli oggetti più diversi per essere aiutati a venderli su eBay: un successo al di là delle aspettative. Nell’intenzione di Antonio e Nicolas, Vendilo nasce per garantire agli acquirenti sicurezza negli acquisti, ed evitargli spiacevoli truffe, dando in più la garanzia di essere una società autorizzata direttamente da eBay Italia e non un qualunque privato.

Qual è il vostro background e come siete arrivati a lavorare insieme?

AS: Il mio socio Nicolas era iscritto su eBay dal 2000. Nel 2004 ci siamo incontrati nello stesso posto di lavoro (un reparto ortofrutta di un centro commerciale): mi ha fatto conoscere il mondo di eBay e così, per caso, abbiamo cominciato ad acquistare stock di materiali in giro per l’Italia e poi abbiamo cominciato a rivenderli su eBay per arrotondare lo stipendio.

Come nasce l’idea di Vendilo.com? Avete semplicemente voluto portare un’idea dagli Stati Uniti o ci avete messo parecchio di “italiano”?

AS: Con il passare del tempo (e spargendo sempre più la voce che su eBay si riusciva a vendere qualunque cosa), sempre più persone ci chiedevano di vendere o acquistare per loro su eBay. Poi un bel giorno abbiamo visto un simpatico film (40 anni vergine, ndr), e ci siamo messi alla ricerca su Internet di questi fantomatici negozi americani. Abbiamo trovato il sito di una grande catena (Quikdrop, ndr) che negli Stati Uniti ha 900 negozi e fa in sostanza il nostro stesso lavoro. A questo punto abbiamo pensato di farlo anche noi in Italia e abbiamo contattato diverse volte eBay per poter aprire. Un bel giorno, nel giugno del 2006, forse stufi di ricevere centinaia di e-mail, ci hanno contattato e ci hanno dato un appuntamento a Milano: da lì è partito tutto.

Vendilo.com è chiaramente un servizio che coniuga web e realtà commerciale “reale”: quali difficoltà e quali punti di forza ci sono secondo voi in un servizio che non è semplicemente un negozio e non è nemmeno un sito di e-commerce?

NZ: Le difficoltà di questo lavoro sono di far capire bene alla gente cosa facciamo, ma abbiamo visto che grazie anche al fatto che eBay negli ultimi tempi ha avuto un espansione senza eguali, la cosa sta avendo successo contro ogni aspettativa. Il nostro punto di forza è che gli oggetti si vendono in tempi molto rapidi, abbiamo avuto in casa automobili vendute dalla sera alla mattina. E non dimentichiamo la sicurezza per gli acquirenti di tutto il mondo di non incontrare dall’altra parte del computer un truffatore.

Spieghiamo bene il rapporto che avete con eBay: che differenza c’è tra voi e un comune power seller?

NZ: Semplice: rispetto a un comune power seller noi abbiamo un rapporto diretto con eBay Italia.

Che tipo di prodotti vendete?

NZ: Non ci sono limiti. Noi vendiamo qualsiasi tipo di prodotto si possa vendere su eBay.

Come si sviluppa il processo di vendita dal momento in cui il venditore vi porta l’oggetto al momento in cui il compratore lo riceve a casa?

AS: Ci occupiamo di tutte le fasi necessarie per portare a termine la vendita dell’oggetto, dall’inserzione alla spedizione. Il processo è semplicissimo: il venditore ci porta l’oggetto in negozio, noi lo tratteniamo e ci occupiamo di tutto: dalle foto alla descrizione, fino al controllo dell’asta. Appena ricevuto il pagamento imballiamo il prodotto e lo spediamo. Alla fine consegniamo l’incasso al nostro cliente, trattenendo per noi una percentuale.

Si può dire che Vendilo è un servizio di vendita online per chi non accede a Internet?

NZ: È un servizio di vendita o acquisto su Internet per le persone che non possono accedere a Internet, ma soprattutto non hanno voglia oppure non si fidano.

Fateci un identikit del vostro cliente tipo (venditore e compratore).

NZ: Non c’è un cliente tipo: da noi vengono tutti, dal ragazzino accompagnato dai genitori alla signora di 91 anni che vuole vendere la sua macchina fotografica degli anni 50.

Che volume di affari avete avuto finora?

AS: Come volume di affari al momento il negozio pilota di Cattolica sta incassando 5.000/7.000 euro al mese.

Che differenza c’è secondo voi tra il mercato italiano e il mercato Usa in questo settore?

AS: Beh, certo, forse tempo fa la differenza tra noi e gli americani era notevole. Però direi che negli ultimi anni un po’ americani lo stiamo diventando anche noi. La vita di tutti è sempre più frenetica e il tempo per stare davanti al computer per vendere il proprio oggetto su eBay dopo una giornata di lavoro è sempre meno.

NZ: Noi pensiamo che la differenza del mercato in questo settore tra Europa e America sia ormai minima, e se funziona in America, noi lo stiamo facendo andare a gonfie vele anche in Italia. Di sicuro è un progetto ambizioso, accompagnato da un impegno enorme.

Qual è il vostro modello di business?

NZ: I nostri sono negozi che non hanno limiti: oltre a lavorare con i privati, facciamo affari con aziende o acquistiamo stock per rivenderli. Tutto sta nell’idea imprenditoriale di chi apre il negozio.

Che cosa dovrebbe fare concretamente un soggetto che volesse affiliarsi alla vostra rete di vendita?

AS: Visto il notevole successo avuto e le tantissime richieste, ricevute da tutta Italia, su come aprire un negozio come il nostro, a gennaio abbiamo fatto partire un programma di affiliazione che ci ha portato nel giro di 2 mesi alla preparazione per l’apertura di circa 15 negozi, nella speranza di poter raggiungere anche in minima parte il successo delle catene americane. Abbiamo iniziato con Pesaro (negozio aperto nel febbraio 2007) e nelle prossime settimane seguiranno molte altre località, come si può vedere sul nostro sito. Affiliarsi a noi è semplicissimo: l’interessato deve contattarci e trovare un locale agibile nella sua città: nel giro di un mese avrà un negozio Vendilo pronto a partire.

Vendilo.com si sta espandendo rapidamente: diventerà un caso di successo “da manuale”? Come pensate di evolvervi nell’immediato futuro?

NZ: La nostra catena si sta espandendo a macchia d’olio, riceviamo richieste tutti i giorni. Come ha detto Antonio, speriamo di diventare come Quikdrop in America.

Uno dei protagonisti del film “40 anni vergine” lavorava nel negozio We Sell Your Stuff on eBay: voi in che film vorreste comparire?

NZ: Magari un giorno facessero un film su di noi! Per il momento restiamo con i piedi per terra, maniche rimboccate e andiamo avanti a lavorare.

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