Qualche giorno fa è terminato lo sciopero dei venditori di eBay che, dal 18 febbraio, ha tenuto in scacco l’intera piattaforma. Il cambio del sistema di feedback, che non consentirà più di esprimersi negativamente sui compratori, e l’innalzamento delle tariffe non sono proprio piaciuti ai cosiddetti “power seller”, cioè i venditori più importanti.
eBay, comunque, è decisa a procedere in questa direzione e dichiara di non essere stata scalfita in alcun modo dalla recente protesta; e questo nonostante, ad esempio, dealscart.com e medved.net affermino di aver rilevato un calo delle aste del 13%, pari a 13 milioni di oggetti venduti in meno rispetto al solito.
Sotto il profilo finanziario eBay sembra patire ancora lo sforzo economico sostenuto per l’acquisizione di Skype. Un recupero sarebbe possibile solo aumentando notevolmente le vendite, ma l’aria di protesta che aleggia fra gli utenti certamente non giova.