Il video sul web, per quanto non ad alta definizione, per quanto a volte di non semplice fruizione, è ormai diventato una realtà sui Pc e sui cellulari di un enorme numero di utenti. Questo ovviamente grazie a YouTube, che è la punta dell’iceberg di un fenomeno molto più complesso e tutto da esplorare. Se con YouTube tutti possiamo pubblicizzare le nostre velleità da videomaker/reporter, esiste anche la possibilità di metterci alla prova come “testa parlante” e di diventare produttori di un vero e proprio show televisivo in diretta.
La differenza sostanziale, come accennato, è quella della modalità di comunicazione: asincrona nel caso di servizi come YouTube, dove il produttore “lancia” un messaggio e attende in un secondo momento di vedere le eventuali reazioni del suo uditorio; perfettamente sincrona nel caso dei servizi che offrono possibilità di broadcast interattivo in diretta, dato che il video può venire registrato e trasmesso nello stesso tempo e gli spettatori possono interagire via chat in tempo reale.
Di servizi di questo tipo è piena la Rete, ma ce n’è uno che – per la sua diffusione e la sua estrema semplicità d’uso – è l’ideale per chi voglia avvicinarsi al mondo della produzione net-televisiva: Ustream.tv. Ustream parte dal presupposto che chiunque abbia un Pc, un microfono e una webcam può creare il suo show. Le parole chiave, in questo caso, sono live e interactive, che non a caso compaiono a ripetizione fin dall’affollata home page. “Cui prodest?”, diranno i soliti scettici… Ovviamente serve ai blogger che si vogliono cimentare con un videoblog. Ma sarebbe riduttivo. Ustream potrebbe offrire notevoli vantaggi anche a giornalisti, Dj, musicisti, attori, candidati politici, relatori in conferenze, e in generale a chiunque abbia necessità di trasmettere contenuti video.
Se si supera l’impatto con una home page non troppo pulita (quelle che vediamo sono le pubblicità dei live show più cliccati) si può cominciare a utilizzare Ustream in modo passivo, spulciando cioè tra i vari show proposti da una comunità di utenti che – da marzo 2007 a oggi – è cresciuta in modo esponenziale. Dal menu in testata possiamo accedere agli show trasmessi dal vivo nel momento della navigazione, a una lista di tutti gli show (ovviamente ricercabili per tag e per utente), o dei soli show registrati (oltre alla trasmissione in diretta, con Ustream è anche possibile registrare una copia delle trasmissioni per successive fruizioni on demand). Naturalmente possiamo anche vedere i profili degli ustreamers, e magari farci qualche amico.
Come sempre, però, la parte più interessante è quella che ci permette di creare i video diventando parte attiva della comunità. Per iscriversi (Sign Up o anche Launch your show a centro pagina) è sufficiente inserire nome, indirizzo e-mail e password. Da questo momento, a ogni login avremo un menu personale sotto la testata che ci propone una serie di funzionalità. La prima e più importante è My Shows, che ci permette di impostare il nostro video streaming in diretta.
I più impazienti potranno tentare la strada del Quick Show (si parte subito con lo streaming, senza nessuna impostazione particolare), mentre chi ama studiare prima le cose potrà partire con uno Standard Show (in questo caso si può assegnare allo show un nome, una descrizione, un logo, un orario se è il caso). In ogni caso, una volta decise le impostazioni di base, si arriva alla pagina dello show che presenta alcuni comandi di base. Si possono in ogni momento modificare i settaggi, aprire la pagina dello show così come la vedono gli spettatori (l’Url viene riportato anche più sotto ed è sempre del tipo www.ustream.tv/channel/nomeshow) e ovviamente partire con la diretta (Go Live).
La diretta su Ustream passa attraverso una finestra pop-up che permette la configurazione di microfono e webcam o videocamera. Ustream riconosce automaticamente l’hardware tramite il suo widget e propone all’autore dello show due flussi video in anteprima: quello in streaming locale (sarebbe il flusso dati che l’applet Flash sul nostro client riceve dalla webcam) e quello in streaming sul server di Ustream (rappresenta quello che vede il pubblico e va purtroppo detto che – a seconda della connessione – può andare parecchio a scatti). Accanto, viene presentato il numero di spettatori; subito sotto, i comandi per iniziare o stoppare la diretta. Più in basso, un utile controllo (simile a quello degli impianti hi-fi) sul volume di registrazione audio: tendenzialmente è meglio rimanere sul verde se si vuole evitare di stordire gli spettatori con suoni distorti.
Ve ne siete accorti? Siamo già in diretta! Se vogliamo vedere come si presenta il nostro show basta aprire l’Url precedentemente segnalato in una nuova finestra del browser. Vedremo sia lo streaming in flash in una dimensione più consona che la chat aperta vicino al video, dove verranno elencati tutti gli utenti presenti, registrati o meno sul server di Ustream. A questo punto non resta che adottare alcuni piccoli accorgimenti (dettati anche dal buonsenso) come ad esempio azzerare il volume delle casse per evitare il rientro e l’inevitabile eco della nostra voce, o impostare una corretta illuminazione per evitare che il flusso video sia totalmente sgranato e scuro. Ovviamente è consigliabile, anche se non strettamente necessario, avere una connessione veloce, un Pc potente (nel caso, meglio chiudere tutti i programmi attivi oltre al browser) e una buona webcam (occhio alla risoluzione in pixel, minimo VGA 640×480).
La diretta potrà essere, a seconda dei casi, anche totalmente “guidata” dai commenti in chat degli spettatori, che interagiscono in tempo reale con noi. Diventa evidente come Ustream possa essere uno strumento prezioso per l’e-learning (lezioni live via webcam), per interviste (chi è ripreso risponde semplicemente alle domande poste via chat), conferenze, one-man-show o anche soltanto per ritrovarsi con amici fisicamente lontani. Va annotato a margine che le chat possono essere moderate dal produttore in modo anche abbastanza raffinato.
Come accennato, le “trasmissioni” possono anche essere registrate: non tanto dagli spettatori, quanto dai produttori che potranno così mantenere un archivio degli show trasmessi in diretta per una successiva fruizione on demand da parte dei visitatori. È sufficiente utilizzare i comandi Start/Stop Recording nella finestra pop-up di gestione della trasmissione, subito sotto ai tasti di gestione del broadcast visti più sopra. I video registrati saranno accessibili anche dalla pagina My Videos nel menu in testata.
Tornando appunto al menu in testata, troviamo anche altre funzioni accessorie che rendono Ustream un social network a tutti gli effetti. Gli utenti registrati (siano essi broadcaster o meno) possono appuntarsi gli show preferiti nella pagina Watch List, in modo da avere una sorta di guida Tv sempre aggiornata: basta selezionare Add to Watch List mentre si guarda un qualsiasi show. Altri link portano alla gestione dei Friends (visitando un profilo si può aggiungere la persona come amico) e della messaggistica interna (Message Box). Con My Profile si possono invece gestire il proprio profilo e alcune preferenze di base sulla privacy dei video.
E per chi si vuole lanciare nella produzione di show Net-TV professionali? In questo caso va sottolineato come Ustream sia una soluzione molto semplice e d’effetto, ma che in sé e per sé non offre grandi possibilità di regia, come ad esempio passare da un flusso video a un altro, gestire più di una videocamera, aggiungere titoli e grafica ai propri show, inserire videoclip esterni. Per fare questo occorre aggiungere software di terze parti, come spiegato nella pagina dedicata agli show professionali. O rivolgersi a servizi più completi (e complessi) come Mogulus, spesso e volentieri messo a confronto proprio con Ustream.
Nonostante i suoi limiti, comunque, Ustream è una soluzione ottimale per cominciare ad avvicinarsi al mondo del live broadcasting via web, tanto più che è veramente semplice incorporare i clip video e le finestre di chat nelle pagine web o nei blog. I quindici minuti di celebrità, alla fine, passano anche da qui.